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MADRIDTorres non le manda a dire: “Costretto a lasciare il Milan”

29.12.14 - 14:51
L’attaccante spagnolo ha spiegato la sua scelta di riabbracciare l’Atletico Madrid: “Dovevo essere un giocatore chiave ma non ho più avuto la loro fiducia”
Torres non le manda a dire: “Costretto a lasciare il Milan”
L’attaccante spagnolo ha spiegato la sua scelta di riabbracciare l’Atletico Madrid: “Dovevo essere un giocatore chiave ma non ho più avuto la loro fiducia”
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MADRID (Spagna) - “Quando decisi di andare al Milan lo feci perché mi assicuravano che avrei giocato e che sarei stato un giocatore chiave per loro. Purtroppo dopo pochi mesi non ho avuto più la fiducia dell’allenatore. Una decisione che rispetto al cento per cento ma che mi ha obbligato a guardare avanti e a cercare un’altra squadra”.

Fernando Torres ha gli occhi che gli brillano nel giorno della presentazione “ufficiosa” all’Atletico Madrid. Il Niño è tornato a casa e sembra aver già quasi dimenticato le amarezze dei mesi in rossonero. Tutti si aspettavano sfracelli da lui, a partire da Galliani che aveva compiuto un’operazione straordinaria di “finanza creativa” ottenendone il prestito per due stagioni dal Chelsea senza dover pagare neanche per intero l’oneroso stipendio del bomber, ma Torres al Milan ha deluso.

Un solo gol e tante insufficienze, così quando si è presentata l’occasione dello scambio con Cerci si è presto arrivati a una soluzione che ha fatto felici quattro parti: i due club e i due giocatori. Durante la conferenza l’Atletico Madrid ha fatto vedere un filmato con i gol di Torres da giovane, quando esplose proprio con la maglia biancorossa, che sorride assieme al tecnico Kluivert: “Devo ringraziare il Milan che ha facilitato la mia cessione, vengo all’Atletico pieno di gioia. Da piccolo il mio sogno era vestire questa maglia e ci sono riuscito. Tornarci è un sogno che si avvera per la seconda volta. Questa è casa mia e prometto ai tifosi di dare sempre tutto in campo, nessuno può dubitare del mio attaccamento per questa maglia”.

Il dirigente dell’Atletico, Gil Marin, ha spiegato: “Nel 2007 iniziò la crisi in Spagna e insieme a Fernando decidemmo di separare i nostri cammini e andare ognuno per conto suo. Lui ha vinto il Mondiale, due Europei e la Champions e noi quattro titoli internazionali e tre in Spagna, compreso il campionato. Ora nel 2014 torniamo a incontrarci, abbiamo fatto bene da separati e continueremo a far bene insieme”.

itm

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