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MILANO“Sono alto 1,50m non posso fare l’attaccante”, e così Roberto Carlos mollò l’Inter per il Real

19.12.14 - 11:00
L'ex esterno brasiliano ha raccontato come si concretizzò il suo trasferimento dai nerazzurri al Real Madrid. "Devo ringraziare Hodgson, senza di lui non avrei potuto giocare con i Blancos"
“Sono alto 1,50m non posso fare l’attaccante”, e così Roberto Carlos mollò l’Inter per il Real
L'ex esterno brasiliano ha raccontato come si concretizzò il suo trasferimento dai nerazzurri al Real Madrid. "Devo ringraziare Hodgson, senza di lui non avrei potuto giocare con i Blancos"
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MILANO (Italia) - Chiedete a qualsiasi tifoso interista che abbia almeno una trentina d’anni, domandategli cosa pensa della cessione di Roberto Carlos al Real Madrid, e avrete sempre la stessa risposta: “Fu una sciocchezza tremenda”.

Arrivato dal Palmeiras nel 1995, l’allora 22enne terzino si mise in mostra in maglia nerazzurra, giocando una stagione ad altissimo livello e trovando con continuità (per un difensore) la via del gol. Lui, il brasiliano, a Milano stava benissimo, solo non concepiva il pallone allo stesso modo del suo allenatore, l’inglese Roy Hodgson.

"Mancava poco alla Copa America e il mister continuava a farmi giocare come attaccante esterno - ha ammesso Roberto Carlos a Perform - e io non sono una punta, sono alto 1,50. Non volevo assolutamente perdermi il torneo continentale con la maglia verdeoro e allora chiamai Massimo Moratti e lo implorai di convincere Hodgson a riportarmi in difesa. Pensate, anche mia madre mi chiamava dal Brasile per chiedermi del mio ruolo. Alla fine il presidente cedette e, dopo aver parlato con Capello, all’epoca allenatore del Real Madrid, acconsentì al mio trasferimento. Alla fine devo ringraziare Hodgson: senza di lui non avrei potuto giocare e vincere per dodici anni con i Blancos”.

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