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CHALLENGE LEAGUEBordoli si dà al ballo, Bellotti tira le orecchie

24.11.14 - 07:00
Con mister e ds abbiamo cercato di capire qual è l’atmosfera rispettivamente a Lugano e Chiasso
Ti-Press
Bordoli si dà al ballo, Bellotti tira le orecchie
Con mister e ds abbiamo cercato di capire qual è l’atmosfera rispettivamente a Lugano e Chiasso
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LUGANO - Una prima e una vicina alla zona retrocessione. Una bella, vincente e convincente e una bruttina, altalenante e poco concreta. Lugano e Chiasso sono la gioia e il cruccio degli appassionati pallonari ticinesi. Dopo il weekend di Challenge League a Cornaredo e al Riva IV gli stati d’animo sono diametralmente opposti.

Qui Lugano - Livio Bordoli: “Essere lì davanti è qualcosa di eccezionale ma insomma, già che siamo in ballo… balliamo. Non siamo partiti per vincere il campionato, una società che vuole farlo non si presenta a luglio con appena quattordici o quindici giocatori in rosa, ma nelle settimane siamo cresciuti molto e ora siamo primi. il merito di ciò è tutto dei ragazzi, dello zoccolo duro dello spogliatoio. È grazie a loro se abbiamo superato senza troppi problemi le partenze estive dei nostri giocatori più forti. È grazie a loro se i nuovi arrivati si sono integrati alla perfezione e ora riescono a fare la differenza. Ora dobbiamo provare a fare il massimo, a vincere, contro Sciaffusa e Le Mont. Ci riuscissimo potremmo arrivare alla pausa in vetta alla classifica: sarebbe fantastico”.

Qui Chiasso - Riccardo Bellotti: “La situazione non è felice, è inutile negarlo. Semplicemente non riusciamo a trovare il giusto equilibrio di risultati, spogliatoio, società e tifosi. Perdere con il Bienne sarebbe stato difficilissimo da digerire. Fortunatamente il pari di Magnetti ha reso accettabile il risultato. Quello che non è scusabile è che la squadra mostra poca determinazione nella rincorsa al successo. E questo non va bene. Nelle scorse settimane i media hanno parlato di un possibile esonero dell’allenatore. Abbiamo pensato, memori dell’esperienza del passato campionato, che non fosse la scelta giusta. Ora vediamo di chiudere al meglio le ultime due partite prima della pausa e poi, a bocce ferme, vedremo come comportarci, come migliorare la squadra. È certo è che molti degli acquisti estivi, quei giocatori che pensavamo potessero fare la differenza, non hanno fin qui avuto un rendimento sufficiente. E dobbiamo capire perché”.

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