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Lo Special One vorrebbe portare al Chelsea il suo pupillo che allenava ai tempi del Real
LONDRA (GBR) - Tra le pieghe dell'intervista rilasciata dal presidente dei Colchoneros Enrique Cerezo a Radio Crc c'è una verità nascosta, un affare che forse va avanti sotto traccia, lontano dai riflettori e da occhi indiscreti.
Il fatto che José Callejon non interessi all'Atletico Madrid potrebbe significare che lo spagnolo, capocannoniere della serie A con la maglia del Napoli, sia in realtà l'obiettivo di mercato di un'altra big d'Europa. Chi? Il Chelsea, ovvio. Per chi, per cosa il presidente De Laurentiis si sarebbe affrettato a blindare il suo gioiellino con una maxi-clausola rescissoria il cui ammontare ancora non è dato sapere? Per una squadra in grado di spendere tanti, tanti soldi. Il Chelsea è fra queste, ma la grande disponibilità economica di Abramovich non è l'unico motivo che potrebbe spingere "Calleti" a Londra.
L'altro è la grande stima, l'enorme considerazione che nei riguardi dello spagnolo nutre lo Special One, José Mourinho. Fu proprio Mou a valorizzare Callejon nel suo Real, dandogli modo e occasione di mettersi in mostra anche nella Champions. Riserva di Cristiano Ronaldo - e dunque in teoria destinato a restare in panchina a vita - Callejon riuscì a guadagnarsi comunque spazi importanti e a trovare il modo di giocare partite e totalizzare minuti con una certa continuità.
Lo spagnolo, insomma, è sul taccuino dei Blues ma - ovviamente - il Napoli non lo lascerà (anzi, lascerebbe) andar via senza incassare un'enorme plusvalenza. Rispetto ai 12 milioni spesi per soffiarlo al Real (tra le ironie di molti tifosi madridisti) ora De Laurentiis incasserebbe praticamente tre volte tanto. Forse la clausola rescissoria di cui con sempre maggior insistenza si vocifera a proposito di Callejon ammonta proprio a 35-40 milioni di euro, se non addirittura di più.
Di certo c'è che, al momento, Callejon non ha alcuna voglia d'andar via. E non ha alcuna voglia di tornare in Spagna, se non al "suo" Real. "Sono troppo tifoso di questa squadra, non potrei mai finire al Barcellona o all'Atletico", ha detto qualche giorno fa. In Inghilterra, invece, non si farebbe preclusioni. Tanto più se a chiamarlo dovesse essere Mourinho in persona.
itm/red
