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BERNAEsultanze troppo "albanesi", la Federazione di calcio svizzera le vieta

09.11.14 - 18:12
Giocatori e staff della Nazionale di calcio sono stati chiamati a rapporto: lunedì verrà chiesto loro di tenere fuori offese e politica dai campi di calcio
Esultanze troppo "albanesi", la Federazione di calcio svizzera le vieta
Giocatori e staff della Nazionale di calcio sono stati chiamati a rapporto: lunedì verrà chiesto loro di tenere fuori offese e politica dai campi di calcio
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BERNA - L’Associazione Svizzera di Calcio ha già dimostrato, in passato, di non tollerare che certi gesti, volgari o con un evidente significato politico, possano trovare posto su un campo di calcio. Da Berna, per esempio, hanno bacchettato e sanzionato l’ex selezionatore Ottmar Hitzfeld quando si fece “scappare” un dito medio, durante una partita contro la Norvegia.

Come riporta l’NZZ am Sonntag, gli ultimi finiti nel mirino della ASF sono quei giocatori - Xhaka e Kasami nello specifico - che di recente hanno mostrato la “doppia aquila”. Mani incrociate, pollici sovrapposti e dita divaricate: un chiaro richiamo alla bandiera del loro paese d’origine.

Per tentare di “controllare” chi ci rappresenta, a Berna hanno deciso di discutere con tutti i protagonisti rossocrociati. Un incontro, come rivelato dal portavoce della Federazione Marco von Ah a NZZ, si terrà domani, lunedì 10 novembre.

von Ah ha sottolineato come “di recente ci siano state delle lamentele in merito a quel gesto, c’è chi lo ritiene offensivo o un chiaro richiamo politico. Noi non vogliamo stigmatizzare alcun comportamento né essere ingenui. Solo parlare con i giocatori. È chiaro però che ci sono dei regolamenti e questi vanno seguiti, senza eccezioni. Una proibizione è una proibizione”.

Propaganda politica o semplice esternazione di gioia? Offesa mirata o solo un richiamo alle proprie origini? Sulla questione si è espresso anche Peter Stadelmann il quale, in risposta ai rappresentanti della comunità albanese in Svizzera - che riteneva una discriminazione la proibizione di tale gesto - ha ammesso come, pur rispettando e difendendo i suoi tesserati, la Federazione non tollera tali comportamenti - “Che creano disagi e possono essere alla base di violenze” - all’interno e all’esterno dei confini.

Il giornale ricorda che evitare che la protesta tra cittadini origini diverse possa diventare feroce è il primo compito dei dirigenti bernesi i quali, per questo motivo, “spingeranno” affinché tali esternazioni non si verifichino più. “Il calcio si gioca con i piedi, non con le mani”, hanno ricordato dalla stanza dei bottoni della ASF.

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