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SERIE ARocchi ammette in tv: "In Juventus-Roma potevo fare meglio"

21.10.14 - 09:41
Il direttore di gara, che aveva arbitrato il contestatissimo big match di due settimane fa, ha spiegato la sua versione dei fatti
Rocchi ammette in tv: "In Juventus-Roma potevo fare meglio"
Il direttore di gara, che aveva arbitrato il contestatissimo big match di due settimane fa, ha spiegato la sua versione dei fatti
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MILANO (Italia) - Una svolta epocale per il calcio italiano: solo un paio di volte nella storia si era visto un arbitro raccontare in tv la sua versione dei fatti dopo una partita e Gianluca Rocchi, il fischietto toscano al centro delle polemiche da due settimane per il discusso arbitraggio del big-match Juventus-Roma, ha accettato di rompere il divieto – con l’ok del presidente dell’Aia – per dare la sua versione dei fatti.

E’ successo al Processo del Lunedì con Rocchi che ha fatto ammissioni importanti sulla sua condotta: ''La mia gestione dell'episodio del rigore di Maicon - dice Rocchi - è stata anomala. Dopo aver rivisto la partita per valutare e rivedere, come faccio sempre, il mio operato, l'analisi più dura è stata proprio su quell'episodio. Diciamo che una gestione non equilibrata della situazione, probabilmente ha creato delle tensioni tra i calciatori e nei confronti dell'arbitro, quindi potrebbe essere questa la chiave di lettura per capire poi cos'è successo durante la partita. Credo di avere mille difetti ma soprattutto un pregio, di assumermi sempre le responsabilità delle cose che faccio. Mi assumo la responsabilità di aver fatto delle scelte, che sono state difficili”.

Molti si sarebbero aspettati Rizzoli per dirigere una partita del genere: “Nel dire che era designabile Rizzoli non c'è niente di strano, un collega che stimo tantissimo, il più bravo del mondo. Dispiace perché sembrava che non fossi in grado di farla questa partita, quando invece io la mia esperienza ce l'ho. Non era la prima volta che arbitravo Juventus-Roma e fortunatamente le altre volte era andata decisamente meglio, per cui un po' mi ha ferito. Dispiace che la mia prestazione non sia stata ottimale, potevo fare meglio e dispiace per chi ti ha affidato questo incarico. Sinceramente mi è dispiaciuto molto sentire dei giudizi non proprio lusinghieri sulla designazione. Quando arbitro, quello che vedo faccio. Il 95% delle mie decisioni sono legate alla mia esperienza. Nella maggior parte delle volte sono state decisioni corrette e se sono arrivato dove sono arrivato è proprio per questa caratteristica”.

Rocchi è stato sospeso dall’Aia ma è pronto a rientrare: “Mi sono allenato più di prima per cercare di essere pronto per il rientro. Non è stato un periodo facile anche perché si è parlato quasi solo esclusivamente di questa partita".

Nello specifico Rocchi aggiunge: "Non mi permetto di giudicare nessuno, ma vorrei invece sottolineare le dichiarazioni del Presidente della Roma perché ha chiesto di abbassare i toni e credo che sia l'atteggiamento giusto. Il violino di Garcia? Un gesto che non possiamo tollerare, non regolamentare. Mi è dispiaciuto in quel momento espellerlo perché non fa mai piacere allontanare un allenatore in particolar modo in una gara del genere, ma ho ritenuto corretto farlo. Io sono lì per applicare il regolamento e non posso permettere un determinato atteggiamento”.

Rocchi esclude qualsiasi sudditanza nei confronti della Juventus: "Quando arbitro la Juventus, arbitro una squadra come tutte le altre. Lo testimonia la mia storia. Il mio obiettivo è di essere il più equilibrato possibile nelle decisioni e non guardo assolutamente il colore della maglia. Questa partita non condizionerà la mia carriera. Mi auguro di no e credo di no. Nella carriera di un arbitro ci sono momenti dove le cose non vanno come dovrebbero andare. Credo che la qualità di un arbitro o di un calciatore non dipenda da una partita, credo sia giusto avere un momento di riflessione, di pausa, andare su partite di una fascia magari inferiore e poi tornare a livello alto. Ho fatto quello che ho sempre fatto, dando il massimo. Non posso avere rimpianti. Quando fai l'arbitro conta anche la fortuna".

itm/red

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