AUSTRALIAN OPENDjokovic è un alieno: è semifinale

MELBOURNE (Australia) – Dopo la maratona negli ottavi di finale contro Stanislas Wawrinka, Novak Djokovic (Atp 1) tornava in campo per affrontare nel suo quarto – il sedicesimo consecutivo negli Slam! – il ceco Tomas Berdych (6). La domanda nasceva spontanea: Nole avrebbe pagato con la stanchezza la battaglia di oltre cinque ore con il vodese? Il ceco giungeva alla sfida molto più fresco e riposato, ma Djoker nelle 2h31’ di gioco ha messo in mostra qualità e doti innate.

Nel primo set, nel giro di 28’ il serbo ha fatto suo il primo set con un comodo 6-1. Analizzare il parziale è alquanto impossibile: Djoko è sembrato perfetto. Dritti, rovesci, passanti e lungolinea sembravano telecomandati, le gambe di Nole andavano a mille mentre Berdych è sembrato in totale confusione.

Messi da parte i primi 28’ però i ruoli si sono invertiti e il ceco nel secondo set è salito in cattedra, trovando subito il break, rischiando di conquistare anche il secondo, prima di arrivare a un passo dal concedere al suo avversario l’occasione di rientrare nel set: il servizio e il dritto gli sono corsi in aiuto, così in 54’ ha chiuso sul 6-4.

Qui però qualcosa si è bloccato, visto che nel breve volgere di 19’ Djokovic nel terzo set è volato sul 5-0. Per carità, Nole è tornato a tirare come sa e quando gioca così diventa ingestibile per tutti, ma Berdych nei primi cinque giochi ha messo a segno la pochezza di 1 (!) vincente. Veramente troppo poco per provare a contenere il gioco spumeggiante del numero 1 al mondo. Il secondo 6-1 di giornata è giunto così in automatico, di nuovo in 28’.

Tornato in vantaggio Novak non si è fatto più sorprendere, prendendo letteralmente il sopravvento: trovato il break nel terzo game, non ha concesso più nulla sul servizio anche perché i suoi cross sono diventati ancor più velenosi e perfidi. Per il povero Berdych è diventata notte fonda, con un saldo in negativo impressionate tra vincenti ed errori non forzati. Neanche l’estremo tentativo di tornare in partita nel decimo game, dove ha cancellato tre match-point al serbo, è bastato: il 6-4 finale è stata la conseguenza logica.

Djokovic continua così la caccia alla riconferma al trono di Melbourne, conquistato già nelle ultime due stagioni, respingendo gli attacchi di Federer al numero 1 al mondo, preparandosi così al meglio alla semifinale contro David Ferrer (5) che in un match folle e al cardiopalma ha avuto la meglio al quinto set del connazionale Nicolas Almagro (11). Per Nole sarà l’undicesima semifinale consecutiva nei tornei dello Slam.

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