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TENNISPink-Roger annienta Green-Raonic

21.01.13 - 12:47
Negli ottavi di finale degli Australian Open Federer si è imposto sul canadese per 6-4, 7-6 (4), 6-2 in 1h51': ora nei quarti il rossocrociato sfiderà Tsonga
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Pink-Roger annienta Green-Raonic
Negli ottavi di finale degli Australian Open Federer si è imposto sul canadese per 6-4, 7-6 (4), 6-2 in 1h51': ora nei quarti il rossocrociato sfiderà Tsonga
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MELBOURNE (Australia) – Guardando il nome sulla carta, Milos Raonic (Atp 15), ci si poteva immaginare, se non una passeggiata, almeno un match facile per Roger Federer (2). Il renano però doveva disinnescare il servizio del canadese, capace di esordire nella sfida con ben 238 km/h di punta massima in battuta. È stato un ottavo di finale a senso unico, con esito scontato perché il rossocrociato è stato nettamente superiore al giovane canadese che con l’andare del tempo ha perso fiducia: 6-4, 7-6 (4), 6-2 il risultato finale in 1h51' di gioco.

Raonic, potendo contare su una prima super, ma sapendo di dover pagare dazio per quanto riguarda la tecnica, ha cercato di forzare il suo colpo migliore e di tirare al massimo in ogni occasione, incappando così in qualche errore di troppo: sulla prima palla break concessa a Federer si è difeso con una seconda incredibile (197 km/h!!!), mentre sulla seconda – concessa nel decimo game sul 30-30 con un doppio fallo – la sua volée al volo si è infilata in rete, regalando così il primo parziale a RogerOne in 33’: 6-4.

Il secondo set ha seguito la falsa linea del primo: Roger è stato intrattabile nei suoi turni di battuta, lasciando le briciole al canadese – quattro errori in due set –, mentre Raonic, oltre a sparare missili dall’altra parte della rete, ha dovuto combattere contro le sue difficoltà tecniche. Quando Federer è riuscito infatti a rispondere al suo servizio, il numero 15 al mondo ha trovato difficoltà a rimettere in campo la palla sugli scambi prolungati. Così, giunti al tie-break, il numero 2 al mondo non ha trovato troppe difficoltà ad imporsi 7-4 in 45’.

Il 2-0 ha mandato completamente in tilt Raonic che ha così iniziato a sparare a salve, tanto che RogerOne ha trovato il doppio break in apertura di terzo set, volando in un amen sul 4-0: se la partita non era già finita, questa è stata la mazzata finale. Da lì al 6-2 finale il passo è stato breve: 1h51’ di esibizione per prepararsi al meglio al quarto di finale contro Jo-Wilfried Tsonga (8) che potrebbe aprirgli la strada verso una semifinale ostica ma spettacolare contro Andy Murray (3).

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