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FREERIDE«Ho agito di testa mia, ma alla fine sono soddisfatto»

20.09.17 - 07:00
Walter Brughelli ha parlato della prestigiosa "Chilean Freeride Challenge", gara in cui non è salito sul podio ma dove è riuscito a raggiungere il suo obiettivo personale
«Ho agito di testa mia, ma alla fine sono soddisfatto»
Walter Brughelli ha parlato della prestigiosa "Chilean Freeride Challenge", gara in cui non è salito sul podio ma dove è riuscito a raggiungere il suo obiettivo personale
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VALLE NEVADO (Cile) - Il freerider ticinese Walter Brughelli si trova attualmente in Cile ed è molto attivo sul fronte delle competizioni.

Nel mese di agosto il sopracenerino ha infatti preso parte alla famosa "Chilean Freeride Challenge by the North Face", la gara più importante del Sud America. «È stato un mese molto intenso sotto tutti i punti di vista, ma i risultati sono incoraggianti», ha esordito proprio Brughelli. «L'obiettivo è stato raggiunto, dato che in gara ho migliorato il risultato dell'anno scorso, anche se purtroppo non sono salito sul podio. Sono stato testardo perché i giudici, nel riders meeting, ci avevano avvertito che avremmo dovuto scegliere due linee differenti: una per le qualifiche e una per le finali. Io però ho agito di testa mia e siccome il settore delle finali non mi piaceva, ho deciso di ripetere la stessa linea, incrementando però il livello con due "Cliffs" grandi (salti dalle rocce, ndr). Sono soddisfatto perchè nelle finali ho eseguito una linea da manuale e il terreno era davvero difficile. Oltre a questo ho saputo adattarmi velocemente ai vari cambi di neve, ma questo non è bastato per convincere i giudici e ho, come detto, mancato il podio».

Ma come si è svolta la gara? «Abbiamo iniziato con una sezione di neve fresca, circa per un quarto della discesa, e questa situazione mi ha permesso di sciare in modo fluido e veloce. Poi, nella seconda parte, siamo entrati in un canale di neve dura con rocce affilate (i cosiddetti sharks, ndr) nascoste sotto pochi centimetri dal manto nevoso o appena in superficie: si è trattata di una sezione tecnica e rischiosa che ho eseguito nella forma più fluida possibile. All'uscita del canale ho effettuato il primo grande "drop" da una roccia di circa 8-10 metri, con il salto che mi è uscito alla perfezione. La neve nell'ultima metà della discesa era dura, con molte tracce, il che impediva di scendere velocemente e ho quindi sfruttato questa fase per fare alcuni "tricks freestyle" come le rotazioni, per dare un tocco di originalità alla mia linea. Passata questa sezione si arrivava all'ultima parte rocciosa, molto inclinata e con neve mista, che variava da dura a primaverile. Mi son diretto verso un altro "cliff" alto circa 8 metri, l'ho saltato e devo dire che ho fatto ancora meglio rispetto a quello che pensavo. L'atterraggio é stato difficile, ma alla fine l'ho tenuto».

Inoltre, in qualità di allenatore con i ragazzi della Nazionale cilena, Brughelli ha avuto un mese molto intenso: dal 10 al 12 agosto si è infatti disputata la “South American Cup” a La Parva, competizione di slopestyle alla quale tutti i suoi ragazzi hanno preso parte. «Il circuito era difficile, non tanto per le dimensioni dei salti che erano di 12 e di 16 metri, ma piuttosto per un problema di velocità, dato che bisognava superare perfettamente tutti gli ostacoli per poter raggiungere l'insidia successiva. Questo ha dato filo da torcere a tutti. Pochi riders hanno potuto portare a termine la loro "run" senza problemi e, fra gli altri atleti, si sono distinti quelli argentini, che hanno dominato la gara nella sezione maschile con ben tre atleti nella top-5. Fra le donne è stato meritatissimo il primo posto della nostra Antonia Yañez, mentre Iñaqui Irarrazaval ha terminato la gara al secondo posto, Lucas Machicao al sesto e Alvaro Yañez (team juniores Cile), nella sua gara FIS di debutto, ha raggiunto la decima piazza. Siamo davvero soddisfatti del lavoro svolto in questa stagione e dei risultati che stanno raggiungendo i nostri atleti. Da segnalare che Antonia Yañez ha inoltre ottenuto anche un ottimo 13esimo posto nella finale della World Cup di Cadrona in Nuova Zelanda e, se continua così, non avrà problemi a qualificarsi per le prossime Olimpiadi».

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COMMENTI
 

Frankeat 6 anni fa su tio
E' molto interessante alle nostre latitudini e per la nostra realtà, sapere il piazzamento di ogni ragazzo cileno presente ad una gara di freeride.
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