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TENNIS«Un anno emozionante»

11.09.17 - 10:38
A New York Rafa Nadal ha conquistato il suo 16esimo Slam in carriera
Keystone
«Un anno emozionante»
A New York Rafa Nadal ha conquistato il suo 16esimo Slam in carriera
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NEW YORK - Era il grande favorito e ha tenuto fede fino in fondo a questo ruolo. C’è la firma di Rafa Nadal sull’edizione 2017 degli US Open, quarto e ultimo Slam stagionale che ha emesso il suo verdetto sul cemento di Flushing Meadows: in un Arthur Ashe Stadium gremito in ogni ordine di posto lo spagnolo, numero 1 del mondo e del tabellone, ha sconfitto 6-3 6-3 6-4, in due ore e 27 minuti, il sudafricano Kevin Anderson, alla prima finale in un Major in carriera.

Il campione maiorchino ha dunque conquistato il secondo Slam in questo 2017 straordinario per lui, se si considera che prima dello storico decimo trionfo al Roland Garros era stato finalista anche agli Australian Open, stoppato da quel Roger Federer che ha poi primeggiato anche a Wimbledon, quasi che il tempo nel circuito della racchetta si fosse fermato e la rivalità fra questi due fuoriclasse non avesse fine. Salgono così a 16 i trofei Slam (su 23 finali disputate) nella bacheca del 31enne di Manacor, al terzo centro a New York, dopo quelli del 2010 e del 2013 (ha perso invece l’ultimo atto del 2011 contro Novak Djokovic), anche in quei casi ottenuti da numero 1 del ranking.

Sono 74 i titoli Atp complessivi per Rafa su 109 finali in una straordinaria carriera, che lo ha visto ritornare al vertice in questa stagione dopo i guai fisici che lo hanno tormentato, in particolare lo scorso anno, costringendolo al ritiro a Parigi e poi condizionandolo pesantemente anche alle Olimpiadi di Rio a cui non aveva voluto rinunciare (dopo aver dovuto già saltare Londra 2012).

«Sono state veramente due settimane speciali» – le parole di un Rafa sorridente e felice – «ma prima di tutto desidero congratularmi con Kevin: sei un grande esempio per tanti bambini con il tuo essere tornato più forte di prima dopo vari problemi fisici, per cui complimenti a te e alla tua squadra, con il tuo allenatore che ricordo di aver affrontato qualche anno fa a Wimbledon. Devo ammettere che è un anno emozionante per me, ho trovato subito un buon tennis e il risultato in Australia mi ha dato fiducia per il resto della stagione. E adesso vincere questo torneo mi regala tantissima energia. Ringrazio dunque la vita che mi ha dato questa opportunità, tutto il mio team e la mia famiglia, e devo dire che a New York mi sento come a casa». Stimolato da una specifica domanda sullo zio Toni, il campione spagnolo ne ha poi ribadito il ruolo fondamentale: «Mi ha reso più forte, lo ringrazierò per sempre, è una delle persone più importanti della mia vita», il pensiero di Rafa. 

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