Superato 7-5, 6-3, 1-6, 4-6, 6-3 Stan, Roger è volato all'ultimo atto degli Australian Open. Ora gli toccherà uno tra Dimitrov e Nadal
MELBOURNE (Australia) - Eccezionale, fantastico, incredibile ma anche i negativi pazzo, scioccante, distratto... sono questi i commenti spesi per Roger Federer il quale, al termine di un match intensissimo, ha battuto 7-5, 6-3, 1-6, 4-6, 6-3 Stan Wawrinka nel derby svizzero e guadagnato la finale degli Australian Open.
L'età, la condizione fisica, i risultati, quanto accaduto negli ultimi mesi: erano molti i fattori che facevano pensare a un probabile successo di Stan. L'inizio di Roger ha però cancellato ogni chiacchiera e ogni previsione. Come già riuscitogli contro Berdych, contro Nishikori e Zverev - giusto per guardare agli ultimi turni - il basilese si è infatti mostrato attento e solido, preciso e mentalmente fortissimo. Da qui sono nati i due break, pesantissimi, centrati al dodicesimo (e ultimo) game del primo set e nel sesto del secondo, che gli hanno garantito il pesantissimo 2-0.
Lì però, quando la discesa verso il successo pareva ripidissima e la strada spianata, Federer si è semplicemente piantato. Il renano ha cominciato a litigare con il servizio, subendo addirittura tre break consecutivi e passando dall'1-2 del terzo set (poi perso 1-6) allo 0-1 del quarto. Poi ecco il parziale risveglio, con la battuta strappata al rivale e il punteggio in equilibrio fino al 4-4. È però stato solo un fuoco di paglia: un nuovo break di Wawrinka ha infatti partorito il 5-4 - anticamera del 6-4 - che è valso il pareggio.
Il quinto set è andato avanti a strappi, con grandi servizi e qualche errore fino al sesto game, quando Roger ha allungato per gigantesco 4-2. Battuta tenuta per il 5-2, guizzo di Stan per il 5-3 e chiusura in poco più di tre ore di Federer, alla fine stremato ma incredibilmente felice, sul 6-3.
E Stan? Il vodese ha pagato a caro prezzo la prima ora di gioco, nella quale è parso meno cattivo del solito, meno affamato di altre volte (non è dato sapere se per demeriti suoi o per l'enorme prestazione fornita dal rivale). Ha avuto il carattere per risalire la corrente cancellando l'amico nel terzo set e strappando anche quello successivo, questo è vero; lo sforzo profuso per pareggiare i conti lo ha in ogni caso segnato nel quinto set e gli è costato un prezzo carissimo, gli è costato la qualificazione alla finale.
Ora che accadrà? Domani Federer farà da spettatore all'altra semifinale: quel Dimitrov-Nadal dal quale uscirà il nome del suo rivale. Una nuova sfida con Rafa in finale sarebbe il top per il tennis. Roger lo sa e, come milioni di tifosi, sta leccandosi i baffi. Con un po' di timore, questo è certo, ma anche con tanta voglia di cancellare una volta per tutte lo spauracchio spagnolo.