Roger Federer è soddisfatto di aver superato il secondo turno degli Australian Open ma non del tutto del suo gioco; le medesime impressioni espresse da Stan
MELBOURNE (Australia) - Meglio di ieri, peggio di domani. Questa in sintesi la filosofia di Roger Federer nel commentare la vittoria contro Noah Rubin, 7-5, 6-3, 7-6 che lo ha proiettato al terzo turno degli Australian Open.
Il campionissimo non è al meglio dopo il lungo stop e lo sa bene: «Sono stati difficili il primo e il terzo set, ho dovuto salvare un paio di set point. So che sarebbe potuta andare in maniera diversa. Ma credo di essere stato un po' più consistente rispetto alla prima partita contro Melzer, dove ho finito per perdere quel secondo set dopo aver condotto. Penso di aver avuto un po' più concentrazione. Non sapevo molto di Noah Rubin eccetto le informazioni che ho ricevuto dai miei allenatori. Ero preparato a combattere e così sono stato in grado di ottenere la vittoria, quindi sono molto felice».
Al prossimo turno ci sarà la prima vera prova del nove contro Tomas Berdych contro cui RogerOne conduce 16-6 nei precedenti: «So che devo alzare il livello del mio gioco - ha detto Federer - Non ho visto giocare Tomas di recente, ad essere onesti. Non ho visto niente, in fondo. Mi sono concentrato su di me, so che devo essere preciso nei servizi per assicurarmi di non avere problemi».
Nel frattempo Stan ha commentato brevemente la sua vittoria, agevole, contro Steve Johnson in tre veloci set 6-3, 6-4, 6-4 in un'ora e 51 minuti: «Io non sono del tutto soddisfatto, ma felice per la partita di oggi, per il livello dimostrato e per aver centrato il mio obiettivo. Mi sono mosso e sentito bene. C'era un po' di vento ma non mi ha dato fastidio. Importante aver passato il turno in 3 set».