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CANOTTAGGIOLa CdM di Lucerna sorride ai colori rossocrociati

29.05.16 - 13:13
Medaglia d'argento per il 4 senza, mentre quello di coppia ha conquistato il bronzo
La CdM di Lucerna sorride ai colori rossocrociati
Medaglia d'argento per il 4 senza, mentre quello di coppia ha conquistato il bronzo
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LUCERNA – Piove sul Rotsee, ma questa non è una novità e per i colori rossocrociati il cielo si tinge di una luce chiara che irradia fiducia con lo sguardo già rivolto ai prossimi GO di Rio. Due equipaggi sul podio, per di più in due discipline, come 4 senza pesi leggeri e 4 di coppia open, che nel canottaggio moderno contano, eccome.

C’era molta preoccupazione per il 4 “leggero”, considerato lo stato precario di salute del suo capo voga, Mario Gyr, fermo dagli “Europei” di Brandeburgo a inizio maggio per una costola rotta. Il secondo posto odierno, alle spalle di una delle potenze in questa disciplina, come la Nuova Zelanda, è certamente confortante. «Fortunatamente ora va molto meglio. In gara non ho più avuto dolori. Certamente la preparazione “a secco” (cyclette) non è la stessa che in barca. Devo tuttavia ammettere che oggi l’obiettivo era la vittoria pur se consapevole della forza dell’avversario, già vincitore lo scorso anno proprio sul Rotsee».

Il distacco dell’armo rossocrociato da quello dei “kiwi” è di soli 1”78”100: un’inezia. A 2”29 troviamo la Danimarca, campione del mondo 2014 ad Amsterdam. Seguono, più staccate, Francia, Gran Bretagna e Olanda.

Ma la lieta sorpresa viene dal doppio quattro, autore di una prova più che convincente. Markus Kessler ha degnamente sostituito il “titolare” Barnabé Délarze, ancora sofferente per dolori alla schiena. Il quartetto rossocrociato ha portato a termine la prova al terzo posto, preceduto unicamente dall’armo dell’Australia, medaglia d’argento lo scorso anno ai mondiali savoiardi e dalla Gran Bretagna. Deludente la prova offerta dalla Germania, campione olimpico e del mondo in carica, che ha dovuto accontentarsi del 5° rango. Soddisfatto uno dei “motori” dell’equipaggio, il romando Augustine Maillefer, da poco rientrato in squadra dopo la rottura di un polso: «Abbiamo seguito alla lettera le indicazioni dell’allenatore, ossia partire a tutta per avere poi la possibilità di meglio controllare la gara. Ci ha tuttavia sopreso l’avvio velocissimo della Gran Bretagna che avevamo battuto lo scorso anno Aiguebelette. Sul Rotsee, è sempre una lotteria. Tutto può succedere, in breve tempo. Il supporto del pubblico amico ci ha poi spronato nell’ultimo tratto di gara. Da settimana prossima dovrebbe rientrare Barnabé, fatto questo che ci dovrebbe dare maggiore sicurezza anche, se, lo debbo ammettere, Markus ha fatto degnamente la sua parte».

A Lucerna avevamo in gara anche due equipaggi già qualificati per Rio. Jeannine Gmelin nel singolo open, dopo una semifinale sottotono, si è poi ampiamente rifatta nella giornata conclusiva vincendo alla grande la finale B. Nel doppio “leggero”, Daniel Wiederkehr e Michael Schmid si son dovuti accontentare di un secondo posto nella finale minore. Poca gloria anche per Frédérique Rol e Patricia Merz in campo femminile (4° posto, pure nella finale B). Nelle discipline non olimpiche, finale A per il singolista Silvan Zehnder (5°) e per il 2 senza di Fioirin Rüeedi e Joel Schürch (6°). 

La terza ed ultima tappa di CdM farà tappa a Poznan dal 17 al 19 giugno.

 

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