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FREERIDE«Sono soddisfatto, ma mi resta un po' l'amaro in bocca»

28.04.16 - 16:01
Walter Brughelli ha centrato un prezioso sesto posto al Roldal Freeride Challenge: «Non sono andato in Norvegia solo per partecipare, volevo vincere»
«Sono soddisfatto, ma mi resta un po' l'amaro in bocca»
Walter Brughelli ha centrato un prezioso sesto posto al Roldal Freeride Challenge: «Non sono andato in Norvegia solo per partecipare, volevo vincere»
SPORT: Risultati e classifiche

LUGANO - Alla Roldal Freeride Challenge, gara a 4* di questa disciplina, Walter Brughelli ha colto un importantissimo sesto posto.

Grazie a questo risultato l'atleta ticinese inizierà la stagione 2016/2017 al sesto posto della Classifica mondiale del circuito FWQ, nonché primo tra gli Svizzeri.

Ricordiamo che la Roldal Freeride Challenge è una delle gare più prestigiose del circuito FWQ, dove tutti i più forti atleti del freeride sono presenti per contendersi il podio.

«Inutile dire che il livello era altissimo, tutti vogliono vincere questa gara siccome è la prima gara a 4 stelle della nuova stagione. Questo significa che finendo bene si parte avvantaggiati con già dei punti preziosi in cascina per il nuovo campionato», ha dichiarato proprio Walter Brughelli. «Il formato è particolare: su un lotto selezionatissimo di riders, sono solo 18 posti disponibili per la categoria snowboard. Se ne scremano la metà con le qualifiche e il risultato della finale viene sommato a quello del giorno di qualifica. Ciò significa che per vincere bisogna essere consistenti».

Ma come sono andate le qualifiche? «Sono andate benone. La neve era variabile, molto dura in cima al pendio, circa 10 cm di fresca appoggiati su una base dura verso metà, mentre alla fine era ancora dura. In ogni caso ho deciso di fare una Run controllata, con un Cliff medio grande nella sezione centrale (circa 10 metri) , due cliffs medio piccoli appena sotto quello grande (3 - 5 metri) e per finire un piccolo frontside 360. La run l'ho eseguita da copione e mi è valsa il quarto posto nelle qualifiche. Essendomi qualificato come quarto ero a un passo dal podio e io non sono andato in Norvegia solo per partecipare, volevo vincere. Per la finale ho quindi deciso di prendermi qualche rischio in più. Le condizioni sul pendio finale erano molto differenti rispetto alle qualifiche la neve era infatti dura fino in fondo. Partendo in cima al couloir sulla sinistra, ho "droppato" con un butter 360 e sono subito andato a prendere il primo cliff di circa 4-5 metri, saltandolo dritto e fino a qui tutto bene. In mezzo al couloir c'era però un cliff piccolo di circa 2 metri con uno stacco perfetto per fare un po di freestyle e siccome nessuno lo ha preso in considerazione ho deciso di lanciare un miller flip: l'atterraggio è stato duro e abbastanza piatto e ciò mi ha fregato. Trick eseguito da manuale, ma troppa compressione in atterraggio mi ha fatto perdere per un attimo il controllo della tavola, il che mi è costato punti preziosissimi. Per finire sono andato a prendere un cliff di circa 7 metri di altezza anche se sapevo già di essere stato penalizzato. Sono comunque molto soddisfatto del risultato, ma non posso negare che mi rimane un po l'amaro in bocca perché sono andato vicinissimo al podio. Alla fine la stagione 2016/2017 si apre in una maniera fantastica».

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COMMENTI
 

GI 7 anni fa su tio
ma un qualche termine comprensibile agli ignoranti in materia non poteva mettercelo ?
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