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Superato lo spauracchio Mayer, Federer ha regalato sorrisi a tutti: “Ciò che mi rende sereno è il fatto che nell’ultimo anno e mezzo sono stato di nuovo molto costante”
NEW YORK (USA) - A guardare lo score del match degli US Open con Meyer, si potrebbe pensare che gli allarmismi della vigilia di Federer (“mai avuto un primo turno così duro, quando ci fu il sorteggio pensai a un errore”) fossero ingiustificati.
Dopo la secca vittoria in tre set (lasciati solo cinque giochi al rivale) lo svizzero non ha comunque cambiato idea in merito alla propria competitività: “In realtà negli scorsi giorni pensavo che questo potesse essere un match difficile, molto difficile, quindi l’ho preso seriamente. A volte ho quasi pensato che lo stessi prendendo troppo seriamente. A Shanghai, quando sconfissi Mayer, fu in gran parte merito della fortuna, e nella mia mente si era fatto strada il pensiero che potesse andarmi male questa volta. Per di più mi sono allenato qui con lui il giorno del sorteggio, e giocava molto bene. A ogni modo sono felice di essere passato. Sto giocando il mio miglior tennis? Se vinco il torneo forse sì. Non dopo un match di primo turno, che serve solo ad andare avanti e a capire le condizioni e a guadagnare fiducia. Guarderò partita dopo partita. Ciò che mi rende sereno è il fatto che nell’ultimo anno e mezzo sono stato di nuovo molto costante”.
