Cerca e trova immobili

CICLISMOCancellara quasi commosso: “Maglia speciale, quest'anno forse l'ultima occasione”

05.07.15 - 22:04
Il ventinovesimo giorno in giallo ha quasi sorpreso Spartacus: “Nel 2004, a Liegi, ero un ragazzino...”
Cancellara quasi commosso: “Maglia speciale, quest'anno forse l'ultima occasione”
Il ventinovesimo giorno in giallo ha quasi sorpreso Spartacus: “Nel 2004, a Liegi, ero un ragazzino...”
SPORT: Risultati e classifiche

ZELANDA (Paesi Bassi) – Fabian Cancellara ha racontato le emozioni dell'ennesima maglia gialla conquistata con i denti, quasi a sorpresa, dopo la grande delusione di ieri: "Venendo a Utrecht ho detto che questo poteva essere il mio ultimo Tour de France e non avevo voglia di tornare a casa a mani vuote – ha spiegato Spartacus - Il prossimo anno si comincerà a Mont-Saint-Michel, senza crono, così la mia grande occasione è stata ieri e sono rimasto molto deluso di perdere la vittoria e la maglia gialla. Questa mattina mi sono svegliato presto. Non ho dormito bene nella notte. Credevo che sarebbe stata una tappa facile, ma come abbiamo iniziato a correre, tutto è cambiato. Mi sono trovato in una situazione inaspettata. Siamo passati attraverso una piccola città con rotatorie, il gruppo si è diviso in vari tronconi e mi sono reso conto che ero in quello di testa assieme a Martin e Dumoulin. Volevo risparmiare energia per lo sprint, ma ho dovuto spingere molto negli ultimi venticinque chilometri. Ho guardato le ruote dei tre velocisti e ho dato tutto. Magari con altri dieci metri di corsa avrei vinto, ma sono solo felice di aver ottenuto la maglia gialla. Ventinove giorni in giallo significano molto e undici anni dopo la prima è speciale. Ero un ragazzino a Liegi nel 2004 e ho avuto un giorno fantastico. Sono un po' un veterano ora. Da questi quindici anni da professionista, ho un sacco di successi e ricordi. Ho attraversato momenti difficili anche, come dopo la mia caduta nel marzo di quest'anno. Mi sono anche ammalato prima del Tour de Suisse e ho sofferto molto. Non ho avuto buoni segnali fino allo scorso fine settimana. Ora ho chiuso un capitolo segnato dalla sfortuna".

Quanto alle prospettive per domani il bernese ha sottolineato: "La cosa brutta è che non ho mai fatto il Mur de Huy. Ma io non guardo a questa gara come alla Freccia Vallone, la guardo come una tappa del Tour. So quello che dovrò fare. Sarà una frazione abbastanza simile a quella di oggi. Dovrò solo stare attento ai contrattempi. Sono fiducioso, credo che non perderò troppo tempo. Il futuro? Sarà un nuovo capitolo della mia carriera e non voglio pensare oltre questo Tour de France. Sono totalmente concentrato su questa gara".

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE