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LUGANO“Voglio Zeman ma sono in mano al Pescara”

12.06.15 - 08:20
Il presidente Renzetti ha le idee in chiaro sul futuro allenatore del suo Lugano: il boemo resta la pista prioritaria, Vecchi è l’alternativa ma ad alcune condizioni e spunta una terza opzione
Ti-Press
“Voglio Zeman ma sono in mano al Pescara”
Il presidente Renzetti ha le idee in chiaro sul futuro allenatore del suo Lugano: il boemo resta la pista prioritaria, Vecchi è l’alternativa ma ad alcune condizioni e spunta una terza opzione
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LUGANO - Si fa sempre più intricata, assolutamente intricata la questione relativa al prossimo allenatore del Lugano. Il favorito numero 1 è, e resta, Zdenek Zeman: Renzetti lo vuole, Renzetti lo sogna, Renzetti lo aspetta ma l’attesa ovviamente non può essere infinita. Lunedì la preparazione fisica prenderà il via, il campionato si avvicina sempre di più e c’è la necessità di fare mercato: il presidente bianconero non è rimasto con le mani in mano e in caso di rifiuto del boemo, ha pronto il piano-B… e anche quello C.

“Io nella vita sono abituato a combattere fino in fondo - ha esordito Renzetti - Anche in questo caso andrò fino in fondo, lotterò per portare Zeman a Lugano, ma sono nella mani del Pescara. In seno alla società abruzzese la situazione è ambigua: c’è chi dice che Oddo verrà confermato e c’è chi sottolinea che con l’allenatore è ormai tutto finito”.

Il caos, o quantomeno una situazione complicata che può mettere in difficoltà il Lugano stesso. “Non ho imposto e non mi sono imposto una dead line, ma ovviamente lunedì gli allenamenti ricominciano e devo arrivare a una soluzione. Per carità, non sarebbe un problema se la prima seduta venisse gestita dal preparatore fisico, ma andare oltre con l’attesa sarebbe impossibile”, ha spiegato il presidente bianconero.

Il piano-B è rappresentato da Stefano Vecchi, attuale allenatore della Primavera dell’Inter, legato quindi alla società nerazzurra da un contratto importante, valido fino al 2017. “È la prima alternativa a Zeman, ma una cosa è chiara: deve essere lui a dimostrare di voler venire a Lugano. Noi non ci metteremo al tavolo con l’Inter a trattare per la sua buonuscita”, ha continuato.

Eppure Renzetti non demorde e ha pronto l’asso nella manica: “C’è una terza pista, un allenatore che non ha di questi problemi e col quale sarebbe molto più semplice trovare l’accordo”.

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