Cerca e trova immobili
Il tennista iberico è molto carico in vista del torneo di Madrid dove tenterà di "scaldare il motore" in proiezione Roland Garros
MADRID (Spagna) - "È chiaro che oggigiorno Djokovic è quello che domina lo scenario ma con Roger ho giocato match più importanti".
Nadal ha ribadito di sentire con Federer la vera rivalità e parla a tutto tondo in vista del Masters 1000 di Madrid, dove ha vinto 3 volte: "Giocare su questo campo, in questa città e in questo Paese, per me ha un sapore diverso rispetto a quando gioco altrove. In tanti anni penso di esser cambiato molto non tanto a livello personale, ma per quanto riguarda il piano tennistico. Non sono più il ragazzo 18enne ma essenzialmente continuo ad essere lo stesso di sempre. Rispetto a 10 anni fa ho perso freschezza fisica che è dipesa dall'età, per esempio. In questo lasso di tempo alcuni infortuni mi hanno impedito di allenarmi nella maniera in cui lo facevo prima. Però in fin dei conti, ci sono più cose positive che negative".
Poi una riflessione generale: “Neanche Borg ha vinto per 20 anni di fila e lo stesso Federer ha avuto momenti negativi, nessuno dei grandi dello sport è eterno e neanche io. Non so fino a quando durerò, non lo sapevo nel 2005, né nel 2006, né nel 2008. Quando smetterò rimarrò coinvolto nel mondo dello sport ma non da allenatore".
Il numero 4 del mondo vince almeno uno Slam all'anno dal 2005: "Non è facile riuscire in tale impresa, bisogna lavorare tanto e costantemente, senza dimenticare tutto quello che si deve fare per vincere un torneo, a seconda se sia un Major o un ATP 250. Non bisogna sottovalutare le difficoltà da superare in qualsiasi torneo, soprattutto nei Masters 1000 dove giocano i migliori 50 del mondo in una sola settimana".
