Dopo sette stagioni il tecnico non si è qualificato per i playoff per la prima volta, pagando a caro prezzo il traguardo mancato
OKLAHOMA CITY (USA) - "È una decisione figlia di quello che riteniamo necessario fare per continuare a crescere". Così gli Oklahoma City Thunder hanno motivato la decisione di esonerare coach Scott Brooks dopo sette stagioni.
Di certo il 49enne allenatore californiano ha pagato la mancata qualificazione ai play-off, per la prima volta dal 2009, in una stagione resa peraltro difficile dalle assenze, per infortunio, di Kevin Durant e Igoudala nonostante un Russel Westbrook recordman di triple doppie.
"Il nostro obiettivo resta quello di portare un titolo a Oklahoma City”, ha sottolineato il g.m. dei Thunder Sam Presti. Quel titolo sfiorato da Brooks nel 2012 nella finale persa contro i Miami Heat. Per la sua sostituzione si fanno i nomi di Bill Donovan, in pole e che allena Florida, Kevin Ollie, coach di Connecticut, e Alvin Gentry, secondo di Steve Kerr a Golden State.