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HCLFazzini: "Sono un giocatore diverso. Fuchs? Peccato giochi ad Ambrì"

07.08.14 - 07:04
L'attaccante bianconero, reduce dalle brillanti prestazioni con la maglia dell'U20, ha fatto un bilancio della sua estate hockeystica puntando dritto verso il nuovo campionato
Ti-Press / Gabriele Putzu
Fazzini: "Sono un giocatore diverso. Fuchs? Peccato giochi ad Ambrì"
L'attaccante bianconero, reduce dalle brillanti prestazioni con la maglia dell'U20, ha fatto un bilancio della sua estate hockeystica puntando dritto verso il nuovo campionato
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LUGANO – Al primo allenamento del Lugano di Patrick Fischer 2.0 mancavano solo due giocatori: Clarence Kparghai – rimasto seduto in panchina a causa dei postumi dell’operazione all’anca che lo riporteranno in pista solo ad ottobre – e Luca Fazzini. Il giovane ticinese, infatti, era impegnato con l’U20 nel torneo di Zuchwil: un appuntamento in cui i rossocrociati hanno brillato e dove il luganese è riuscito nuovamente a mettersi in mostra. Nelle ultime apparizioni con la nazionale minore, Fazzini ha dimostrato grandi miglioramenti – Fust l’ha premiato scegliendolo come Assistente capitano – e dicembre, quando non venne convocato per i Mondiali, è ormai solo un triste ricordo.

“Sto vivendo davvero un bel periodo anche nell’Under: è completamento diverso rispetto al passato, ma questo anche perché sto raggiungendo la giusta maturità mentale che purtroppo prima non avevo”, ha esordito Fazzini che in queste ultime uscite con la maglia rossocrociata ha dimostrato una grande intesa col leventinese Jason Fuchs. “Peccato che giochi ad Ambrì (ride, ndr). Parlando seriamente, lui è un giocatore molto veloce e ci troviamo benissimo perché riesco a fornirgli dei buoni assists. Abbiamo dimostrato che assieme possiamo fare bene”, ha spiegato.

Tornato a lavorare col Lugano sul ghiaccio lunedì mattina, il giovane talento ticinese ha ammesso di essere in grande forma. “In estate con Laakso ho lavorato benissimo, a differenza dello scorso anno, quindi fisicamente sto benissimo. Giocando queste partite con l’Under, tenendo conto che comunque ci allenavamo anche due volte al giorno, posso dire di essere già un po’ avanti con l’acquisizione del ritmo partita”, ha continuato.

Patrick Fischer può sorridere ed essere sereno: tra le frecce a sua disposizione, quest’anno potrà contare anche su un Fazzini nuovo, più maturo che ha imparato dai suoi errori. “Ho fatto quel click mentale che avevo bisogno di compiere; impegnarsi 24 ore su 24 è fondamentale. Forse l’ho capito con un po’ di ritardo ma ora so che sono un giocatore diverso; sono molto più felice di me stesso. Voglio dimostrarlo anche in campionato davanti ai nostri tifosi; ho saputo che domenica hanno risposto alla grande al richiamo della squadra: averli vicini, così numerosi e così caldi, ci può solo far bene”, ha concluso il 19enne bianconero.

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