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Federer sbatte contro il servizio e un Super Murray Il renano si è dovuto inchinare 4-6, 4-6 al britannico nella semifinale del Masters di Shanghai, in un match durante il quale il basilese è stato condizionato da un altissimo numero di errori in battuta
SHANGHAI (Cina) – Purtroppo per Federer (Atp 1), ma anche per gli spettatori, la partita contro Andy Murray (3) è durata molto meno dell’ora e 37 minuti riportata dal cronometro ufficiale. La seconda semifinale del Masters di Shanghai è durata giusto 5 game, i primi, poi si è capito subito che per il renano oggi non ce n’era proprio, nonostante alcuni gran colpi e dei punti sontuosi. Il 6-4, 6-4 finale non rende l’idea della sfida, nella quale il numero 1 al mondo ha giocato praticamente senza servizio.
Nel primo set, subito in apertura ecco un break per parte, tanto per far capire all’altro di esser pronto alla “guerra”. L’unico problema, per RogerOne, è che Murray il servizio l’ha sistemato subito, il renano proprio no. In effetti la “prima” non ne voleva sapere di entrare e lo scozzese dall’altra parte della rete rispondeva in maniera divina, sontuosa e fulminea. Federer ha cercato di trovare qualche soluzione a questo problema, ma a giudicare l’andamento del match, non è stato abbastanza. L’esempio concreto? Basterebbe guardare il quinto gioco, risultato poi decisivo, quando il numero 1 al mondo ha perso per la seconda volta il servizio, a 0 e con ben tre doppi falli consecutivi (saranno cinque a fine parziale). Un nuovo record, questa volta in negativo, stabilito dal renano.
Il servizio del britannico ha sempre funzionato invece, soprattutto nei momenti di difficoltà e così, il numero 3 al mondo non ha incontrato troppi problemi a chiudere la prima frazione sul 6-4.
Anche nel secondo set l’incubo del servizio si è fatto sentire nella testa e nelle mani di Federer: Murray ha iniziato a rispondere in maniera incredibile anche sulle poche “prime” messe in campo dal renano – per non parlare sulle “seconde” – ma Roger è riuscito a salvarsi nel primo game, durato ben 18’, grazie ad alcuni errori grossolani dell’avversario, a un punto incredibile lottato da entrambe le parti e a uno dei rarissimi ace.
Fortunatamente per il basilese, Murray ha trovato qualche difficoltà a mettere e tenere in campo il dritto in cross, così che la partita nel secondo parziale è proceduta senza break fino al quinto game, quando Roger non è riuscito a chiudere la contesa sul 40-0 e alla fine ha dovuto cedere il servizio, sotto i colpi delle incredibili risposte del suo avversario. Murray si è presentato così dopo 1h34’ di gioco a servire sul 5-4 per il match, per l’ingresso di finale…ma ecco la pioggia e una sospensione di circa mezz’ora.
L’agonia di Roger è appunto durata giusto il tempo di questa sospensione, perché appena ripreso il match, il renano con quattro errori, con tre colpi finiti in rete, ha definitivamente alzato bandiera bianca, lasciando il pass per la finale ad Andy Murray in un incontro che lo scozzese avrebbe potuto vincere con uno scarto maggiore, se solo avesse sfruttato qualche palla break in più.
La vittoria del numero 3 al mondo è stata netta, mentre per RogerOne è stata forse una delle peggiori partite mai giocate. La peggior partita di questo torneo, sicuramente.
In finale, domenica, Murray sfiderà Novak Djokovic, che in mattinata ha superato Tomas Berdych.
