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RUGBYPareggio amaro per il Lugano

16.09.12 - 10:56
I ticinesi hanno impattato a Friborgo senza realizzare nessuna meta
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Pareggio amaro per il Lugano
I ticinesi hanno impattato a Friborgo senza realizzare nessuna meta
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FRIBORGO - Seconda di campionato in Lega B per il Rugby Lugano, pareggio senza mete, che lascia l’amaro in bocca per la vittoria sfumata di un soffio. Partiamo dalla fine. E’ l’ultima possibilità di far punti della partita, il calcio piazzato di Medici è uscito di poco, tutti in spogliatoio e nell’aria la consapevolezza che il bottino sarebbe potuto essere più grosso a favore di Lugano. Prima di ciò, bandierina sollevata del giudice di linea, che nel rugby vuol dire, da calcio di punizione, tre punti, ma l’arbitro, per ben due volte, ha deciso lui e non ha concesso ciò, che ai ticinesi, sarebbe bastato per vincere.

Una partita dai due volti. Lugano, contrariamente alle solite partenze a razzo, ha iniziato contratto e Friborgo, che ha giocato un ottimo rugby, di movimento e con buon sostegno, ha schiacciato i luganesi nella propria metà campo. Qualche normale indecisione in difesa in mezzo ai centri, vista l’inedita coppia Ermolli-Busso, ha dato fiducia ai locali. Ma poi le cose si sono aggiustate e la prima ghiotta occasione da meta, sfumata a  pochi passi dalla linea, è stata proprio di Busso, che insieme ad Ermolli, è risultato alla fine il migliore tra i luganesi.

Lugano ha preso coscienza della propria forza e nonostante gli assenti e giocatori spostati di ruolo all’ultimo momento, ha iniziato a giocare un buon rugby, la solita grandissima difesa, e oggi anche grande attaccamento alla maglia, che nel rugby significa più di una vittoria. Il forcing finale dei luganesi, il continuo avanzamento e il movimento di palla, non ha premiato però la voglia di vincere, con occasioni da meta mancate per piccoli ma determinanti errori.

Ne è uscita una piacevole partita di rugby, corretta e giocata bene da entrambe le squadre. Sono mancate le mete e più continuità, ciò anche a causa della eccessiva fiscalità del comunque eccellente direttore di gara. A fine partita, coach Borghetti, pur soddisfatto della prestazione dei suoi, ha sottolineato come sono ancora troppi gli errori di tecnica individuale e di disciplina di gioco da parte di Lugano, errori che se solo si fossero dimezzati avrebbero portato ad una decisa vittoria. Ma il cantiere Lugano sta per chiudersi e dopo la partita di campionato di sabato prossimo a Muzzano e il successivo test con Valcuvia, Borghetti potrà, questa è la speranza, finalmente avere idea della rosa a disposizione e pianificare i successivi impegni.

Torna da Friborgo una squadra che si diverte a giocare a rugby e con il rugby, che comincia a capire e comprendere i valori aggiunti di questo sport e che già pensa all’impegno casalingo del prossimo fine settimana. E ciò non è poco, come il pallone che per te ha passato di poco i pali ed invece per l‘arbitro di poco è uscito, come l’ovale che rimbalza, imprevedibile, dove vuole, come la vita e le sue sfumature che per noi, che amiamo il rugby sono quasi sempre e solo ovali.

Friborgo – Lugano 9 – 9 (punti 2-2)
Formazione: 15 Serventi, 14 Rallo (Ahumada), 13 Busso, 12 Ermolli , 11 Da Costa (Bovolenta), 10 Medici, 9 Navas, 8 Borello, 7 Waber, 6 Agustoni (Bait), 5 Polti (temporaneo Steck), 4 Matarese, 3 Buratti (Steck), 2 Campopiano, 1 Maglia
 

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