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Heikkinen: "Lugano è il miglior posto d'Europa per giocare a hockey" Entusiasta e determinato. Il difensore finlandese s'è detto pronto a lasciare il segno in bianconero: "Questa squadra è al livello dei team svedesi, finlandesi e di quellli di KHL"
LUGANO – Le prime amichevoli del Lugano? Luci e ombre. Si sono viste belle idee e qualche schema, ma anche un po’ troppa confusione e qualche errore grossolano. E poi si è potuto assistere alle prestazioni dei singoli. Si è potuto cominciare a valutarne la forma e, per i nuovi arrivati, le qualità. E sapete chi più ha impressionato? Non un senatore, non un giovane virgulto ma uno straniero. Lo Straniero, scritto appositamente con la lettera maiuscola.
Stiamo ovviamente parlando di Ilkka Heikkinen. Il 28enne finlandese ha incantato tutti. “È un difensore strepitoso”, “Ha un gran tiro”, “Ha già in mano le chiavi della squadra”, “Ci farà fare il salto di qualità”, hanno sottolineato a più riprese gli addetti ai lavori.
Gli applausi hanno ovviamente rallegrato il colosso di Rauma il quale le ha in ogni caso rispedite al mittente: “Sono felice di essere riuscito immediatamente a fare bene – ha sottolineato proprio Ilkka – ma a questo punto della stagione i complimenti contano poco. Sarà il ghiaccio, nei prossimi mesi, a stabilire il mio valore”.
Arrivato come quinto straniero, Heikkinen si è guadagnato il posto in squadra e difficilmente entrerà nella rotazione: nelle gare che contano lui sarà sempre in pista. Per provare a vincere. “Non conosco giocatori di hockey che non vogliano arrivare al successo. Questo è anche il mio obiettivo e sono certo che, con questo team, potremo tentarci”.
Il Lugano ha le carte in regola per correre per il titolo? “Per quel che ho visto, questa squadra è davvero molto forte. Potrebbe tranquillamente giocarsela alla pari con le squadre scandinave, quelle svedesi e finlandesi e darebbe del filo da torcere anche a quelle di KHL. Forse solo i quattro, cinque top team di quella Lega sarebbero fuori portata". Alla Resega, Ilkka ha già incrociato il bastone con il connazionale Nummelin… “Una vera e propria icona dalle mie parti. Ma qui ho anche ritrovato Metropolit e Bednar, già sfidati in Finlandia ai tempi del Lukko. E poi tanti giocatori conosciuti solo per nome e, invece, poi incontrati nello spogliatoio. Devo ammettere che, per il momento, qui è stato tutto perfetto. E devo dar ragione a chi mi ha consigliato di accettare la corte dei bianconeri. Sapete cosa mi dicevano? Lugano è il miglior posto d’Europa dove giocare a hockey”.
