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HOCKEYSawiris il "caldo". Lombardi: "Con lui Constantine non rischia"

23.08.12 - 13:58
Il presidente dell'Ambrì ha messo dei paletti, precisando le competenze dell'imprenditore egiziano all'interno del club
Ti-Press
Sawiris il "caldo". Lombardi: "Con lui Constantine non rischia"
Il presidente dell'Ambrì ha messo dei paletti, precisando le competenze dell'imprenditore egiziano all'interno del club
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AMBRÌ – Completata la preparazione fisica e riallacciati i pattini, i giocatori dell’Ambrì hanno cominciato a mostrarsi agli spettatori. Due amichevoli, due successi: la stagione è cominciata con il piede giusto. In molti sperano, ovviamente, possa continuare in questo modo. Possa riproporre le emozioni delle prime settimane dell’anno passato quando, con la rosa al completo, la truppa biancoblù navigava tranquilla in zona playoff.

Ma potrebbe anche non andare così: si sa, nello sport non c’è nulla di certo. E coi problemi potrebbero arrivare i mugugni e le pressioni.

E allora, incuriositi da quanto successo al Lucerna – di calcio – c’è venuto un dubbio: ma Sawiris, in caso di tempesta, è uomo pronto a predicare la calma oppure è abituato a eliminare i suoi ufficiali?

Già perché forse non tutti sanno che, sempre tornando al pallone, dietro alla cacciata di Murat Yakin dalla panchina biancoblù c’è proprio Samih il "caldo", azionista della società. Al posto del fratellone di Hakan è stato messo il polacco Ryszard Komornicki. E sapete dove ha “lavorato” quest’ultimo (salvo un breve passagio al Wohlen) prima della chiamata alla Swissporarena? Nel El Gouna, club nordafricano, nato intorno a un resort di lusso vicino a Hurghada, di proprietà guardacaso della famiglia Sawiris…

Chissà se a Kevin Constantine le orecchie già fischiano… “Il coach può stare tranquillo – è intervenuto Filippo Lombardi, presidente dell’Ambrì – il nuovo azionista non ha voce in capitolo nelle scelte tecniche della squadra. Quelle toccano esclusivamente al CdA, di cui lui non fa parte. Non credo, poi, abbia sotto mano un allenatore di hockey. Comunque non ci interessa”.

Altra curiosità, nata leggendo di calcio: tra la fine degli anni ’80 e la metà dei ’90 la Juve visse un periodo nero, per quanto riguarda i risultati. Poi arrivò la Triade e tutto cambiò. In un’intervista il solito pungente avvocato Agnelli confidò: “Moggi, Giraudo e Bettega? Sono un male necessario”.

Anche Sawiris è visto così dalle parti della Valascia. “Assolutamente no – ha aggiunto il numero uno biancoblù – Samih è un amico che ci darà una mano a portare il “sacco”, comunque pesante. Affascinato dall’amore dei tifosi per la squadra, starà con noi per un bel po’”.

Si è parlato di progetto a medio-lungo termine. Ciò significa, tenendo conto che la nuova Arena non sarà pronta prima di cinque anni e il polo di Andermatt “esploderà” in un ventennio, almeno un lustro. “Almeno – ha chiuso Lombardi, ma forse sarà anche di più. Altro che male necessario…”.

MEG

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