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L’obiettivo del blitz era quello di ricostruire i contatti tra lo stesso corridore e il dottore Michele Ferrari, incriminato da anni per infrazioni alle leggi antidoping italiane
CALICE (Italia) – La squadra antidroga dei Carabinieri ha effettuato un perquisizione a Calice, in provincia di Bolzano, presso la casa del marciatore italiano Alex Schwazer, che aveva ammesso di essersi dopato prima dell’Olimpiade di Londra.
L’obiettivo del blitz era quello di “ricostruire i contatti tra Schwazer e il dottore Michele Ferrari”, ha rifertio il procuratore Guido Rispoli, che coordina l’inchiesta.
Il medico italiano, incriminato per infrazioni alle leggi antidoping italiane, è da anni al centro di un’inchiesta contro il doping all’interno dello sport italiano. Il nome di Schwazer, campione olimpionico nel 2008 nella 50km di marcia, sembrerebbe comparire all’interno dei dossier di quest’indagine.
“Schwazer ha sostenuto durante la sua conferenza stampa – tenutasi mercoledì – di aver inviato una email al medico in cui gli chiedeva d’interrompere la loro collaborazione. Ciò porta a pensare che ci siano stati altri contatti telematici tra i due”, ha continuato sempre il procuratore Rispoli, che nel frattempo ha annunciato l’apertura di un’indagine per frode sportiva nei confronti dello stesso Schwazer.
