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HOCKEYHabisreutinger: "In vista del lockout, contattati Malkin e Ovechkin"

27.07.12 - 09:19
Chiacchierata col DS del Lugano che ha toccato alcuni temi relativi all'HCL, come la situazione del mercato, la scelta di non puntare su Burki e le prospettive future anche in modo originale e scherzoso
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Habisreutinger: "In vista del lockout, contattati Malkin e Ovechkin"
Chiacchierata col DS del Lugano che ha toccato alcuni temi relativi all'HCL, come la situazione del mercato, la scelta di non puntare su Burki e le prospettive future anche in modo originale e scherzoso
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LUGANO – Manca poco, manca sempre meno. Pochi giorni e i giocatori, finite le vacanze, torneranno a indossare i pattini e a scendere sul ghiaccio, anche perché fra un mese e mezzo il nuovo campionato prenderà il via. Chi però in questo periodo non sta certo a guardare e non si lascia distrarre dalle vacanze, ma cerca di tenere sempre in pugno la situazione della squadra e del mercato, è senza dubbio il DS del Lugano Roland Habisreutinger, da noi sentito e avvicinato per fare il punto della situazione a pochi giorni dal via.

Mister Habisreutinger, il campionato si avvicina e il roster è molto numeroso, ci saranno novità in uscita?
"Abbiamo una squadra composta da quasi cinque linee sia in attacco sia in difesa, molto forti ed equilibrate. Il roster per ora resta quello che è poi si vedrà, ci sono in ballo alcuni possibili movimenti di mercato in Svizzera interna, ma non ora. Gestire una squadra significa essere sempre pronti a cogliere le occasioni, quindi qualcosa potrebbe succedere ma non sicuramente adesso".

Burki ora che è diventato svizzero, poteva tornare utile al Lugano?
"Assieme a Larry Huras abbiamo preso questa decisione, lasciando partire Burki nonostante si sapesse che il suo passaporto sarebbe quasi sicuramente arrivato durante l’estate. Abbiamo deciso di puntare su Rüfenacht, su Jordy Murray e sui giovani: sia come ala sia come centro la concorrenza è già abbastanza grande e competitiva con questo roster".

L’acquisizione dei passaporti non sorride spesso al Lugano visto anche il caso Rintanen...
"Con Kimmo in effetti, col fatto di aver spostato il domicilio e di aver perso la possibilità di diventare svizzero, non siamo stati fortunatissimi. Con lui abbiamo sempre parlato e, sicuramente, nel caso avesse acquisito la cittadinanza avrebbe potuto fare al caso nostro ancora per qualche anno. Ora però stiamo costruendo una squadra con un’età media che ci permetta di guardare al presente e anche al futuro, così da non perdere i giovani, anzi cercando di concedere loro sempre più ghiaccio. Ma resta il fatto che abbiamo costruito una squadra molto forte".

Si vocifera di un lockout in NHL, sarebbe l’occasione giusta per una follia?
"La situazione è la seguente: il lockout è possibile, ma i giocatori hanno un contratto con un’organizzazione in Nord America e se la NHL non parte, loro devono avere l’autorizzazione da quest’organizzazione che cura le loro assicurazioni per andare a giocar nel frattempo da un’altra parte. E si parla di diversi milioni di dollari, perché un giocatore che guadagna 10.000.000$ non va a giocare in una squadra dove ne guadagna 200.000$, perché l’assicurazione deve guadagnarci comunque sul suo contratto. Inoltre, se dovesse arrivare un giocatore della NHL qui a Lugano, dovremmo usare una licenza per uno straniero, col rischio che poi a novembre il campionato americano ricominci e noi ci troveremo con un posto in meno per gli stranieri".

In caso che il lockout venisse confermato però, un tentativo per un buon giocatore andrà fatto…
"Bisogna andarci cauti. Abbiamo contattato Malkin e Ovechkin e vorrebbero venire a Lugano, ma vediamo con lo stipendio come siamo messi! A parte gli scherzi, i russi, se non dovesse partire la NHL, andranno in Russia e in Svizzera sarà difficile giungere ai top-player, perché gli stipendi sono troppo bassi qui da noi per attirarli. Poi qui a Lugano abbiamo avuto già l’esperienza di Carter qualche anno fa; per i giocatori d'oltre oceano non è mai facile ambientarsi qui da noi, dovendo giocare 30 minuti a partita. Bisogna saper scegliere anche in caso di lockout".

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