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TENNISRod Laver: "Federer? È stato sorprendente"

14.07.12 - 11:06
RogerOne, in vacanza a Porto Cervo con Mirka, ha incassato i complimenti del fenomeno australiano
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Rod Laver: "Federer? È stato sorprendente"
RogerOne, in vacanza a Porto Cervo con Mirka, ha incassato i complimenti del fenomeno australiano
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CANBERRA (Australia) - Rod Laver il grande. Rod Laver il numero uno. Rod Laver il punzecchiatore. L'australiano ha aperto il cuore analizzando l'ultimo Wimbledon, quello che ha definitivamente consacrato Federer, facendolo divenire – a detta di molti – il miglior tennista della storia. Il 74enni si è inchinato davanti al basilese e ha parlato dei problemi dei suoi più grandi  rivali: Rafa Nadal e Nole Djokovic.
 
Cosa pensa di quel che è accaduto a Wimbledon, con il settimo titolo centrato da Roger Federer?
Quanto combinato da Federer ha sorpreso molti, è stato un vero e proprio “colpo di classe” - ha ammesso Laver in un'intervista al quotidiano spagnolo AS - io, davvero, non pensavo potesse sconfiggere Djokovic in semifinale. Credo che in pochi avrebbero scommesso su di lui. E invece lo svizzero ha firmato il suo miglior tennis per la sfida contro Nole e per quella contro Murray, tanto da ottenere un meritato successo. Non si può non applaudire quanto sta facendo Roger a questo punto della sua carriera.
 
Eppure Federer è andato vicino alla sconfitta contro Benneteau.
Wimbledon quest’anno ci ha riservato diverse sorprese. Capita. Devo complimentarmi con Murray, capace di arrivare in finale giocando un ottimo tennis. Quando però ti stai giocando il titolo i veri valori vengono a galla.
 
Cosa pensa sarebbe accaduto se in finale fosse andato Nadal?
L'eliminazione prematura di Nadal è stata una grossa delusione. Ho sentito che ha avuto problemi fisici. Certo è che nessuno si aspettava una sconfitta così veloce. Ma questo è il tennis, e soprattutto Wimbledon: occorre vincere sette partite giocando sempre ad alto livello fin dalle primissime uscite. Solo un Nadal in forma avrebbe potuto battere in finale Federer. Di questo sono certo. Del resto, ha già dimostrato di saperlo fare.
 
Quali sono le armi del maiorchino in grado di far pendere la bilancia nei suoi confronti in una partita contro lo svizzero Federer?
La rapidità, la forza mentale, gli alti ritmi e il dritto di risposta al rovescio di Federer. Soprattutto questo colpo crea parecchi problemi a Roger.
 
E l'ex numero uno del mondo Djokovic?
Ora non è ai livelli del 2011, un anno per lui straordinario. Il suo gioco infastidisce di più Nadal perché è in grado di tirare il rovescio piatto contro il dritto dello spagnolo, creandogli problemi nel colpire il dritto stesso con il top spin necessario. Federer, invece, con la sua varietà di colpi, lo soffre meno.
 
Lei è approdato tra i “professionisti” di  Kramer nel 1962, negli Stati Uniti. Quale fu il suo rivale più difficile?
Molti. Mi vengono in mente soprattutto Hoad, Ken Rosewall e Pancho Gonzales. Nell’Era Open ho vissuto un’importante rivalità con Santana, che mi batteva sulla terra battuta in Europa e perdeva a Wimbledon. Un altro capace di mettermi in difficoltà era John Newcombe. Il miglior match della mia carriera lo giocai contro Rosewall nell’ultimo incontro tra professionisti del 1968, a Los Angeles. Vinsi 4-6, 6-0, 6-0. Non lo dimenticherò mai. Fu il match semplicemente perfetto.

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