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CALCIOMitrovic: "Maccoppi vuole che mangiamo l'erba"

11.07.12 - 07:09
L'estremo difensore delle bianche casacche è convinto che il nuovo tecnico saprà dare continuità al lavoro svolto da Morandi e crede che la politica dei giovani darà ancora i suoi frutti
Ti-Press
Mitrovic: "Maccoppi vuole che mangiamo l'erba"
L'estremo difensore delle bianche casacche è convinto che il nuovo tecnico saprà dare continuità al lavoro svolto da Morandi e crede che la politica dei giovani darà ancora i suoi frutti
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LOCARNO – Dopo l’ottimo campionato disputato nel 2011-2012 il Locarno si appresta a iniziare la nuova stagione di Challenge League. La politica delle bianche casacche è sempre la stessa, ovvero quella di far crescere i giovani per poi monetizzare con la loro vendita una volta affermati. Maccoppi, Hassel, Milosevic, Petrovic, Chappuis e Decarli hanno salutato il Lido per cercare fortuna altrove, mentre sono arrivati quattro giovani promettenti: Imren, Regazzi, Pelloni e Bivcic. L’acquisto più grande si chiama Sadiku visto che l’albanese è per il momento rimasto alla corte del nuovo tecnico Stefano Maccoppi. Fra i calciatori che sono restati ce n’è uno in particolare che aituterà senz’altro i nuovi arrivi a integrarsi al meglio: Miodrag Mitrovic.

Miodrag Mitrovic, come procede la preparazione?
“La preparazione sta andando bene e stiamo facendo gruppo".

Come hai visto la squadra nelle amichevoli che avete disputato?
“È ancora troppo presto per dare un voto alla squadra. Finora abbiamo cercato più che altro di essere una vera squadra in campo, dove ognuno ha cercato di dare il massimo. In campionato vedremo, abbiamo ancora tanto da dare e c’è la possibilità di farlo".

Siete riusciti a trattenere Sadiku per il momento. È un ottimo acquisto questo...
“Per il momento si sta allenando con noi. Lui ha tanta voglia di giocare anche se è rimasto molto deluso per come siano andate a finire le cose. Però questo è il calcio e in questo ambiente può succedere di tutto. Da amico e compagno di squadra l’ho incitato a continuare a lavorare che prima o poi i risultati arrivano. Continuare a giocare in una Challenge League come quella di quest’anno gli può fare solo bene. È vero che dopo tutto quello che ha fatto si merita un palcoscenico importante, però per il momento la situazione è questa e deve solo lavorare per ottenere ciò che cerca”.

Com'è l'ambiente in squadra?
“Diversi giocatori della scorsa stagione sono rimasti quindi questo aiuta molto e anche i nuovi arrivati si sono integrati molto bene. È un bel gruppo, si sta bene e siamo tutti giovani. Il mister lavora tanto sul gruppo, vuole una squadra compatta che lotta per un unico obiettivo. Vuole che si mangia l’erba. Magari all’inizio non abbiamo capito esattamente quello che voleva ma piano piano stiamo entrando nei suoi schemi e i risultati si vedono. Siamo cresciuti molto e in questo campionato ci sarà solo da confermarsi anche se sarà più difficile visto che ci saranno più partite. Si gioca quattro volte contro tutti e alla terza partita per esempio sai gia come prepararti. Questo campionato è tutto da scoprire".

Obiettivi per la stagione 2012-2013?
“Gli obiettivi sono quelli della salvezza. Punteremo a salvarci e a riconfermare un po’ quello che abbiamo fatto l’anno scorso. Altre squadre hanno più budget e sono piu competitive”.

L'anno scorso avete disputato una stagione eccellente. Pensi che la squadra potrà continuare sulle ali dell’entusiasmo?
“Dopo la stagione dell’anno scorso, la fiducia in noi stessi e l'entusiasmo sono rimasti. Personalmente ho solo voglia di ricominciare visto che l’anno scorso non ho chiuso la stagione come volevo. Quindi personalmente posso solo migliorarmi, voglio rilanciarmi come si deve”.

Quali squadre vedi favorite nella prossima stagione in Challenge League?
“Bellinzona, Aarau e Vaduz sono un gradino sopra le altre e nessuna è più debole di un’altra per quanto riguarda le altre sette squadre. Ogni domenica ci sarà una sorpresa".

Com'è lo stile del nuovo tecnico Maccoppi?
“Sicuramente con Maccoppi un po’ di differenza c’é rispetto a Morandi. Il mister lavora tanto sulla tattica, cosa che prima non si faceva tanto e questo è un aspetto importante. Sono due allenatori diversi, ma ognuno ha un suo modo di vedere il calcio e noi giocatori applichiamo quello che ci dicono".

Tutte le ticinesi hanno cambiato l'allenatore...come le vedi le squadre? Avranno difficoltà?
“Forse all’inizio sarà un po’ difficile per il fatto che bisogna conoscersi e integrarsi. Bisogna sempre abituarsi al nuovo allenatore e al suo modo di vedere il calcio. Penso che l’importante sia avere un buon gruppo. In campo vanno i giocatori e se il gruppo manca parti ancora piu svantaggiato. Anche il mister ha il suo compito psicologico per creare un buon gruppo. Ognuno in squadra ha il suo compito e si ricomincia da capo. Il Lugano anche se non ha fatto acquisti ha preso un tecnico capace di lavorare con i giovani. Forse per Morandi questa situazione potrebbe essere l’ideale visto che i bianconeri ne hanno molti. Con le gambe ci siamo e siamo pronti per la stagione ”.

Punti forti e punti deboli della tua squadra?
"Sicuramente il punto forte è il gruppo, visto che ci stiamo aiutando a vicenda come squadra. Come debole non lo so dire e anche se c’è qualcosa me lo tengo per me. Poi si potrà parlare delle cose che non vanno a campionato in corso".


 

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