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CALCIOE se, dopo tutto, la spuntasse Mister X?

26.06.12 - 17:47
L'ipotesi che i bianconeri possano essere controllati da un ticinese non è poi così remota. Tra Renzetti, Preziosi e Bernasconi potrebbe infatti anche farsi largo un imprenditore autoctono
Ti-Press
E se, dopo tutto, la spuntasse Mister X?
L'ipotesi che i bianconeri possano essere controllati da un ticinese non è poi così remota. Tra Renzetti, Preziosi e Bernasconi potrebbe infatti anche farsi largo un imprenditore autoctono
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LUGANO - Dell’incontro Renzetti-Preziosi stanno parlando un po’ tutti ormai da qualche settimana. E questa riunione, quella che dovrebbe servire per ridisegnare il nuovo Lugano, potrebbe tenersi a brevissimo. Quel che in pochi sanno è che un’altra chiacchierata, con protagonisti diversi, potrebbe scompaginare ogni piano sulle sponde del Ceresio, regalando ai bianconeri un nuovo futuro.

Attorno a un tavolo potrebbero sedersi – il condizionale è comunque sempre d’obbligo – Luido Bernasconi, attuale vicepresidente bianconero, Enrico Preziosi, l’uomo che detiene la maggioranza delle quote societarie più un “mister X”. Il terzo dovrebbe essere un imprenditore locale. Il tanto sognato investitore ticinese pronto a scendere in campo per passione oltre che solo per interesse.

Cosa c’è di vero in tutto ciò? Lo abbiamo chiesto ai diretti interessati. “Penso che l’unico con cui si debba parlare degli interessi del club sia Renzetti – ha sottolineato Enrico Preziosi – il quale oltre che presidente è anche azionista. Io comunque, se proprio volete saperlo, non ho in agenda alcun incontro con potenziali acquirenti”. I motivi per i quali l’imprenditore italiano ha smentito la notizia possono essere due. Il primo è che veramente questa “tavola rotonda” non si terrà. Il secondo è che niente di essa deve uscire alla luce del sole prima che ogni accordo sia stato preso.

Quale dei due è quello più probabile? Nemmeno Bernasconi ha voluto sbilanciarsi. “Un incontro con Preziosi e un altro possibile investitore? No comment”, è intervenuto sorridendo il vicepresidente bianconero, per nulla – stranamente verrebbe da dire – sorpreso dalla domanda postagli. “Io ho sempre la speranza che un ticinese possa entrare nel Lugano – ha aggiunto il numero due a Cornaredo – ma questo non vuol dire che davvero ci sia una persona disposta a farlo. La notizia? Io non confermo ne smentisco nulla”.

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