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Yakin: "L'ambizione prima o poi arriva, così come il talento"

CALCIOYakin: "L'ambizione prima o poi arriva, così come il talento"

20.06.12 - 07:08
Il fantasista del Bellinzona è il nuovo padrino del camp McDonald's che si sta svolgendo al centro sportivo Quadrifoglio di Rivera (18-22 giugno). Con i suoi insegnamenti i bambini ne trarranno profitto
Meleleo
Yakin: "L'ambizione prima o poi arriva, così come il talento"
Il fantasista del Bellinzona è il nuovo padrino del camp McDonald's che si sta svolgendo al centro sportivo Quadrifoglio di Rivera (18-22 giugno). Con i suoi insegnamenti i bambini ne trarranno profitto
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RIVERA - Questa settimana (18-22 giugno) a Rivera, al centro sportivo Quadrifoglio, sta avendo luogo il camp di calcio McDonald’s per bambine e bambini. Il nuovo padrino del camp, Hakan Yakin, ha reso loro visita nella giornata di ieri (19 giugno), mostrando i suoi trucchi e dando i suoi suggerimenti. Dapprima, ha pranzato con tutti i bambini insieme agli altri giocatori del Bellinzona, poi ha distribuito autografi.

Insieme a RN Sportevents e ad allenatori diplomati per il settore giovanile, è infine sceso in campo ad allenare i circa 138 bambini iscritti. Già da nove anni McDonald’s Svizzera organizza questo tipo di campi d’allenamento, in collaborazione con RN Sportevents. Grazie a McDonald’s, bambini dai 6 ai 13  anni hanno per 27 volte la possibilità di allenarsi per una settimana con dei veri professionisti.

“Nel mio ruolo di padrino del camp di Rivera, cerco di parlare con i bambini il linguaggio del calcio, cioè tanto divertimento, movimento e gioco, che sono i presupposti più importanti alla loro età”, ha commentato la star del calcio.

Dopo quattro giorni, suddivisi in tre blocchi di allenamento ognuno, il quinto giorno ovvero venerdì, si svolge un grande torneo di chiusura a gruppi misti.

Hakan Yakin, è la prima volta che insegni calcio ai bambini?
“No, con i bambini mi alleno spesso. E' sempre molto interessante lavorare con i giovani. Si nota il loro entusiasmo quando arriva un calciatore che vedono giocare in televisione e che per loro rappresenta un modello a cui ispirarsi. Il divertimento per questi ragazzi diventa ancora più grande”.

Cosa ne pensi di questa iniziativa (Campo Mc Donalds)?
“In generale è sempre bellissimo quando il calcio entusiasma i giovani già da piccoli. Sono finite le scuole e per i bambini in vacanza che non sanno cosa fare, questo ritrovo è ideale. McDonald ha già organizzato in passato questo tipo di eventi e trovo molto bello il fatto che così tanti giovani partecipano a questo appuntamento. L’importante è che i ragazzi si divertono, siano contenti, giochino a calcio e partecipino volentieri”.

Quanto è importante per i bambini essere seguiti da campioni a questa età?
“La cosa più importante è che i bambini si divertano. Devono alzarsi al mattino con la gioia di potersi divertire e di giocare insieme agli altri. L'ambizione prima o poi arriva, così come il talento. Personalmente ho messo sempre il divertimento al primo posto e poi mi sono detto: "Vediamo un po' cosa succede"”.

Ci sono delle differenze tra la tua epoca e quella attuale? Quali sono?
“Sì, se consideriamo i club le differenze sono molte. Ai miei tempi gli allenatori professionisti erano in pochi e per la maggior parte erano dei lavoratori. Se guardo ora cosa succede a Lucerna, Basilea, Zurigo e Grasshopper per esempio, sono tutti giovani allenatori che allenano al 100% con metodi professionistici. Da noi oggi ci si diverte, anche se le ambizioni diventano un po' più grandi”.

Cosa ti ha dato questa esperienza?
“Per me è importante che i bambini qui vivano qualcosa di straordinario, che potranno raccontare quando ricomincia la scuola. Un'esperienza in cui possono raccontare di essersi allenati con un calciatore professionista. E' molto importante che giocatori come me, che hanno già accumulato esperienza e che hanno giocato molto in passato, possano dare qualcosa a questi bambini, alle giovani generazioni. Oggi giocherò un po' con loro e spero che ai bambini resterà il ricordo di una giornata emozionante”.

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