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Grazie al successo il team si conferma al secondo posto della lega B
LUGANO - Non è stata una partita spettacolare quella tra Lugano e Neuchatel, ma la posta in palio era alta e un po’ di nervosismo ha impedito di giocare più sciolti. Coach Borghetti aveva chiesto prima del match una prestazione di sostanza. L’obiettivo oggi era vincere e così è stato, Il gioco di squadra predicato dai luganesi ha lasciato, sabato a Muzzano, spazio alle individualità. Ne sono venute fuori tre mete, una per iniziativa personale di Medici, abile a sfruttare velocemente un calcio di punizione a favore; l’altra uno sfondamento di Borello, ancora buona la sua prestazione insieme a quella di Zarrillo, eletto migliore tra i luganesi.
La terza meta, invece, nasce dall’insediarsi nella metà campo avversaria per tutto il secondo tempo, costringendo a ripetuti falli gli avversari. Alla fine l’arbitro decreta una giusta meta di punizione contro Neuchatel, molto falloso e indisciplinato per l’intero arco dell’incontro. Forse sul piano del gioco qualcosa di più si poteva fare, ma la pressione messa in mischia chiusa e nei punti di incontro, ottimi i nostri avversari nel recuperare i palloni, hanno imbrigliato le velleità offensive di Lugano.
Si torna in spogliatoio, al fischio finale, con il rammarico per non aver centrato la meta del bonus, cercata con forza negli ultimi quindici minuti, ma per come si era messa la partita, bisogna essere soddisfatti della vittoria. Ora bisogna lavorare duro, durante la settimana, per sfatare il tabù Basilea, già due volte vincente nella stagione, in campionato e coppa.
