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CICLISMOAndy Schleck: "Sono triste"

06.02.12 - 18:49
In seguito alla squalifica di due anni per doping toccata a Contador il ciclismo vive una brutta giornata
Keystone
Andy Schleck: "Sono triste"
In seguito alla squalifica di due anni per doping toccata a Contador il ciclismo vive una brutta giornata
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LOSANNA - Alberto Contador (Saxo Bank) è stato squalificato due anni: era stato trovato positivo al clenbuterolo (un anabolizzante: non essendo possibile sintetizzarlo se non in laboratorio, l'anabolizzante è per l'antidoping la prova provata di un ricorso a pratiche illecite) nel giorno di riposo del Tour de France 2010; 565 giorni dopo, lo spagnolo ha dovuto incassare come una doccia fredda la sentenza del TAS di Losanna, chiamato ad esprimersi in merito al ricorso delle autorità contro la decisione della Federciclismo spagnola di assolvere il suo talento numero uno per le corse a tappe.

Il mondo del ciclismo vive oggi un giorno di lutto: dopo la notizia, rivelata alle 12.05 dal quotidiano iberico Marca, sono arrivati puntuali anche i commenti di alcuni tra i protagonisti "indiretti" della vicenda (mentre, fino a questo momento, non ci sono reazioni né dello sponsor, né della squadra e nemmeno del diretto interessato); nonostante siano coinvolti in prima persona, in quanto vanno a prendere quelle corse che sono state cancellate dal palmares di Contador, anche Andy Schleck e Michele Scarponi non sono felici. Andy Schleck (RadioShack-Nissan, vincitore "a tavolino" del Tour 2010): "Non c'è nessun motivo per essere felici oggi, anzi sono molto triste per Alberto: ho sempre creduto nella sua innocenza.

L'unica notizia buona è che dopo 565 giorni è arrivata una sentenza, ora possiamo voltare pagina e ricominciare da capo senza però il fardello di una decisione che avrebbe potuto arrivare da un momento all'altro". Michele Scarponi (Lampre-ISD, vincitore "a tavolino" del Giro 2011): "Dal punto di vista umano mi dispiace molto per Alberto. Per quanto riguarda l'aspetto professionale, questa decisione non cambia il valore dei risultati ottenuti fino a ora e dei miei obiettivi futuri". Ma c'è anche chi l'ha presa tutt'altro che bene; è Eddie Merckx, leggenda belga del ciclismo internazionale e "memoria storica" di questo sport. Merckx è stato squalificato anch'egli quando correva, e prende le parti di Contador contro un sistema che tenderebbe - a suo dire - a criminalizzare un campione solo per punire il suo sport: "Sono triste per il ciclismo, che perde il numero uno al mondo; se vogliono la pulizia al cento per cento (il riferimento è alla misera quantità di clenbuterolo individuata nei test su Contador, ndr) riescono solo a trovare che tutti sono positivi ma il ciclismo non ha la popolarità e la copertura che ha il calcio. A Contador voglio dire di non mollare e preparare la Vuelta 2012 della riscossa" (ITM)

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