Un buon quinto posto ma anche qualche rammarico per Raffaele alle Toyota Racing Series
AUCKLAND (Nuova Zelanda) - “Molto bene per quanto concerne il contorno e l’esperienza di vita in generale, un po’ meno per quanto riguarda i risultati in pista”: il pilota di Caslano, Raffaele Marciello, riassume così il primo approccio alle Toyota Racing Series (TRS), campionato equivalente a una F3 che sta correndo in Nuova Zelanda.
“Sto vivendo un’avventura fantastica – ci dice Lello al telefono – e sono felice della bella occasione che mi è stata concessa dagli organizzatori e dalla Ferrari Driver Academy. È un campionato strano e atipico, perché, oltre che essere molto competitivo e battagliatissimo, è composto da cinque lunghi weekend di gara per un totale di 15 corse in un mese”.
Il primo di questi weekend è ormai alle spalle. Com’è andata sul circuito di Teretonga ad Invercargill? “È stata una 3-giorni davvero sfortunata, potevamo fare due podi, ma torno a casa solo con un quinto posto. In gara-1 Auer mi si è girato davanti e non ho potuto schivarlo uscendo presto di scena, ma in gara-2 ho fatto una buona rimonta, risalendo posizioni su posizioni. Piano piano ho preso confidenza con il team e la macchina, ottenendo buone performance cronometriche. Il quinto posto che ho ottenuto in gara-2 mi ha permesso di partire in prima fila per l’ultima gara. Sono partito fortissimo, prendendo subito il comando. Purtroppo, proprio sul più bello, mi hanno buttato fuori e addio sogni di vittoria. Peccato, poteva andare molto meglio, ma va bene così: accumulo esperienza”.
Una corsa resa ancora più difficile dalle particolari condizioni meteo: secco, tanta pioggia, viscido, secco… Un alternarsi continuo. “Il clima ha giocato effettivamente un ruolo importante, però era così per tutti. A me, inoltre, la pioggia non dispiace, come non mi dispiace poter testare la macchina e il mio livello di guida in ogni condizione possibile”.
Hai accennato qualcosa sulla qualità dei piloti presenti in Nuova Zelanda: te lo aspettavi? “Quando sono partito, sapevo che avrei gareggiato con i migliori giovani provenienti da tutto il mondo, e in effetti, alla prova dei fatti, è così. Ma devo lamentarmi? No di certo. Non sono venuto qui per svernare. Anche se è piacevole evitare una fetta dell’inverno europeo…”. Per la cronaca il primo round del TRS è stato vinto da Josh Hill, figlio e nipote d’arte. Il prossimo appuntamento per driver ticinese è fissato per giovedì, venerdì e sabato: teatro della gara il Raceway di Timaru.