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HOCKEYPre-derby con Krister Cantoni

28.10.11 - 10:03
Con l'ex di Ambrì e Lugano abbiamo parlato della partita più sentita in Ticino, allenatori, politiche societarie e giovani
Tipress
Pre-derby con Krister Cantoni
Con l'ex di Ambrì e Lugano abbiamo parlato della partita più sentita in Ticino, allenatori, politiche societarie e giovani
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AMBRÌ – Sabato 29 ottobre si giocherà alla Valascia il terzo derby stagionale. Per quanto riguarda le sfide tra le ticinesi, il Lugano guida per due vittorie a zero, anche se ha faticato, non poco, ad imporsi contro i biancoblù. Krister Cantoni, attuale allenatore della Sezione Giovanile bianconera, ha vissuto questo speciale match da giocatore, vestendo le maglie di entrambe le società.

Krister, sabato c’è il derby, cosa ti aspetti?
“Sarà sicuramente un bel derby, con l’Ambrì che avrà voglia di rivincita dopo l’ultima clamorosa sconfitta patita alla Resega”.

A Lugano è arrivato Huras, tu lo conosci molto bene, credi riuscirà a dare quel qualcosa in più alla squadra?
“Larry, è l’allenatore più preparato che io abbia mai avuto nella mia carriera. Ovunque è andato ha fatto sempre bene, sono convinto che anche a Lugano farà bene. È un uomo con un carattere forte, probabilmente la persona giusta per domare i “caratteri forti” presenti nello spogliatoio”.

Ad Ambrì c’è Constantine, da profondo conoscitore dell’hockey quale sei tu, cosa mi sai dire di lui?
“Premetto che non lo conosco molto bene e che gli ho parlato solo un paio di volte. Però, parlando anche con giocatori dell’Ambrì, so che è un coach che non guarda in faccia a nessuno, se deve dire qualcosa al giovane la dice, se deve dirla a uno straniero la dice. Uno vale l’altro e questo di sicuro è un punto a suo favore agli occhi dei suoi. Lui prende le decisioni e la squadra le accetta. I risultati, nonostante alcuni giocatori importanti infortunati,  si sono visti da subito. In Leventina stanno lavorando molto bene e l’Ambrì è sulla buona strada”.

Lugano e Ambrì puntano sui giovani,  i leventinesi lo hanno sempre fatto, alla Resega invece è quasi una novità, penso a Kostner o Simion… tu come li vedi sono già adatti alla Serie A?
“Dario ha un grande talento, ha sfruttato subito la possibilità che gli è stata data e sta giocando bene, come Kostner. Io posso parlare per il Lugano, di giovani bravi ce ne sono, penso a Grassi, Balmelli, Ronchetti, Flyagin… Chiaro che il salto dagli élite alla prima squadra è molto impegnativo, noi prepariamo i giovani tatticamente e tecnicamente, ma spesso e volentieri a fare la differenza è la testa”.

Tu hai fatto la trafila nel Lugano, hai giocato ad Ambrì e poi Lugano di nuovo e ora sei allenatore dei giovani bianconeri. Ad Ambrì si è sempre pescato nel vivaio, a Lugano si è cominciato da poco. Noti una certa differenza di politica societaria nei confronti dei giovani da parte della società bianconera, o a te sembra che sia sempre stato così?
“L’Ambrì, anche per necessità di budget, ha sempre fatto giocare i giovani. Il Lugano, in passato, aveva l’abitudine di comprare il giocatore già formato. Ora le cose stanno cambiando. Da qualche anno a questa parte anche a Lugano si tende sempre più a dare spazio ai giovani. Chiaro che non si può cambiare una mentalità o una politica societaria dall’oggi al domani, ma lo si può fare a un passo per volta”.

Nel tuo nuovo ruolo di allenatore come ti trovi?
“Mi trovo molto bene. È un lavoro stimolante. L’hockey ha dato molto a me e alla mia carriera, sono contento di poter mettere a disposizione le mie conoscenze ai giovani di oggi”.

Ultima domanda: pronostico per questo derby?
“Non saprei cosa dirti, anche io sono curioso di vedere come andrà. Sabato sarò presente alla Valascia e mi lascierò sorprendere”.
 
 

 

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