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CALCIOHakan Yakin: "Voglia di giocare, ma anche di guardare al futuro"

04.10.11 - 18:47
Il fantasista presentato a stampa e tifosi. Giulini: "La sua esperienza al servizio dei giovani, soprattutto, poi sarà il nostro ambasciatore". Sei anni di contratto a partire dal 1° gennaio 2012
Tipress/Samuel Golay
Hakan Yakin: "Voglia di giocare, ma anche di guardare al futuro"
Il fantasista presentato a stampa e tifosi. Giulini: "La sua esperienza al servizio dei giovani, soprattutto, poi sarà il nostro ambasciatore". Sei anni di contratto a partire dal 1° gennaio 2012
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BELLINZONA – Non proprio come a Napoli, ma uno zoccolo duro di tifosi era lì ad aspettare Hakan Yakin, presentato ufficialmente dal club alla stampa martedì all’albergo Unione di Bellinzona. Non sono i tempi di Mario Sergio, quando il viale della stazione era gremito di gente, anche sulle piante, ma l’arrivo di questo giocatore che è un pezzo di storia del calcio svizzero ha risvegliato entusiasmi sopiti nella Capitale.

 “Buonasera a tutti, sono molto contento della mia scelta”, ha esordito il fantasista, nelle sue prime e uniche parole in lingue italiana, spiegando poi i motivi di questa scelta per certi versi inaspettata, se non clamorosa, dato che Yakin è tuttora capitano del Lucerna capolista di Super League e lo sarà ancora fino a fine anno. “Mi è piaciuta subito la fiducia che il presidente Giulini ha riposto in me. Potrò studiare una nuova lingua, aiutare i molti giovani interessanti che giocano nel Bellinzona. A me piace giocare a calcio, e finché potrò scenderò in campo, ma è chiaro che mi intriga essere l’ambasciatore del nuovo stadio che sorgerà qui. Ho pensato al mio futuro”.

Il presidente Giulini, con il solito contagioso entusiasmo, ha detto che il nuovo stadio - si chiamerà DaiTicino – è in marcia e che entro la fine dell’anno potrebbe essere inoltrata la domanda di costruzione. “E nell’estate prossima potremmo posare la prima pietra”.

Tornando a Yakin e al perché di questa operazione, Giulini ha spiegato la filosofia che muove il club: “Inseguire un sogno, quello dello stadio e quello della consistenza patrimoniale, consolidando il nostro settore giovanile. Sognare è importante, mai perdere la speranza. In estate abbiamo passato momenti difficili, ma siamo ripartiti. La scelta di Yakin è voluta per affiancare giocatori d’esperienza ai giovani, perché non possiamo mettere tutto sulle loro spalle. A Hakan, come calciatore, auguro che ricavi gioia da questa sua nuova esperienza e che non abbia il minimo pentimento”.

L’allenatore Andermatt, che già aveva avuto Yakin ai suoi ordini al tempo dello Young Boys, non si sbilancia troppo – “non siamo profeti”, una delle sue frasi preferite – e fa i complimenti al giocatore “per il coraggio di un uomo che ha fatto una scelta anche per il suo futuro”.

Hakan Yakin ha firmato un contratto di sei anni. “Potrebbero essere tre da giocatore e tre da dirigente, ma non ci formalizziamo: se dovesse giocare per quattro anni andrebbe benissimo”, ha specificato Giulini.

Ora nessuno si nasconde più. Se già prima di Yakin il Bellinzona puntava alla promozione, ma un po’ alla giornata, ora è tutto più lampante. Lo stesso Giulini lo dice a chiare lettere: “È sempre stato il nostro obiettivo, ora ancora di più. Senza mai perdere l’umiltà”.

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