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CALCIOOrtelli: "A livello giovanile è giusto prediligere il Team Ticino"

03.06.11 - 13:31
Il futuro coach della selezione cantonale si dice "dispiaciuto per la scomparsa del Lugano U21 ma è la cosa giusta da fare". Ombre sulla riforma della Challenge League: "per i giovani sarà ancora peggio"
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Ortelli: "A livello giovanile è giusto prediligere il Team Ticino"
Il futuro coach della selezione cantonale si dice "dispiaciuto per la scomparsa del Lugano U21 ma è la cosa giusta da fare". Ombre sulla riforma della Challenge League: "per i giovani sarà ancora peggio"
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LUGANO - La formazione under-21 del Lugano, a partire dalla prossima stagione, si unirà al Team Ticino. La notizia era nell'aria da un po', ma solo recentemente, a seguito delle forti pressioni della Lega, il presidente Renzetti ne ha dato conferma. Ne abbiamo parlato con Carlo Ortelli, attuale allenatore della formazione bianconera e futuro mister della rappresentativa cantonale.

Cao Ortelli, unire le formazioni giovanili in un unico Team Ticino è la strada giusta da seguire?
"Ammetto che questa decisione un po' mi dispiace. L'under-21, in particolare qui a Lugano, è nata molti anni fa ed è stata il frutto del lavoro di una società che era cresciuta in modo impressionante, vederla scomparirre così rincresce. I numeri però vogliono questo, negli ultimi tempi anche sulle rive del Ceresio era difficile assemblare una formazione altamente competitiva e la Federazione ha spinto molto per arrivare verso la concentrazione dei talenti del cantone, unirsi al Team Ticino è dunque la giusta decisione".

Il movimento giovanile ticinese è in buona salute?
"Io credo che, tutto sommato, sia in buon stato di salute. Se si pensa agli ultimi dieci anni, abbiamo formato tanti bravi giocatori. Pur considerando che soltanto uno o due hanno raggiunto campionati prestigiosi, in molti hanno dato il via a carriere dignitose in Challenge League. Il Team Ticino è ben collaudato ed è gestito da persone serie e competetenti... Se si fanno i confronti con altri cantoni, il nostro è in buona posizione e sforna regolarmente ottimi calciatori".

La riforma della Challenge League complicherà le cose ai giovani?
"Con questa nuova formula, la situazione sicuramente peggiorerà. Nelle intenzioni si vuole dare spazio ai giovani per permettergli di formarsi in anticipo, ma rendere la lega cadetta ancora più competitiva non è una buona mossa. Davanti a sei retrocessioni sappiamo benissimo che sarà difficile vedere squadre che puntano solo sui ragazzi, che corrono il serio rischio di venire messi ai margini. Guardando però allo Zurigo, che in Super League ha lottato per il titolo anche se imbottito di prodotti del vivaio, si capisce che quelli di qualità emergeranno comunque".

Pensi che unirsi potrebbe essere la soluzione anche ai guai delle ticinesi di Challenge League?
"Che il Team Ticino, nonostante potrebbe effettivamente essere d'aiuto, diventi una realtà anche a livello maggiore, mi sembra difficile se non impossibile. Intuisco che ci sono già difficoltà a trovare accordi tra i vari club e le formazioni giovanili cantonali, figuriamoci a fare una squadra sola. Onestamente penso che il Ticino non sia ancora pronto a intraprendere un cammino del genere".

Foto d'apertura: Archivio Ti-Press

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