CALCIOL'ACB di Feltscher è solo a metà strada: "Non sarà una passeggiata"

BELLINZONA – C'è davvero da mangiarsi le unghie a Bellinzona perché, come schiettamente sottolineato dal neo tecnico Martin Andermatt nella conferenza stampa post partita di mercoledì, se si fosse giocato con così tanta convinzione anche in passato, i granata avrebbero potuto gustarsi una dolcissima salvezza diretta senza nemmeno troppi patemi d'animo. “Purtroppo è vero, ma ciò che è stato fatto ora non conta più nulla – aveva continuato l'allenatore – ho visto dei giocatori che sono riusciti finalmente ad alzare la testa e a combattere per un obiettivo che chiama in causa tutto il Ticino. Il pubblico è stato fantastico, ma dobbiamo ricordarci che ci aspettano ancora le partite contro il Servette”.

Piangere sul latte versato a questo punto non serve però più a nulla, ciò che conta veramente è il risultato che, alla fine, ha premiato una squadra capace di invertire rotta proprio quando in pochissimi la ritenevano ancora in grado di farlo. Rispetto allo spareggio vissuto lo scorso anno, gli “altri” granata saranno indubbiamente un avversario differente da affrontare, in cui vi sarà una minore componente emotiva in gioco ed un gruppo bellinzonese che – soprattutto atleticamente – sembra essere in condizioni migliori rispetto all'ultimo barrage.

La società della Capitale può vantare una certa esperienza in questo genere di partite, considerato che l'ACB ha preso parte a ben quattro spareggi negli ultimi cinque anni. “Nel match di mercoledì ognuno ha dato davvero il cento per cento – ha spiegato il mattatore del GC, Frank Feltscher – ma il doppio scontro con il Servette andrà preparato minuziosamente. Non sarà una passeggiata, nei prossimi giorni li analizzeremo nel dettaglio, perché tra le squadre di Challenge League sono sicuramente tra i migliori”.

Con grande cuore è sceso in campo anche Manuel Rivera, abile nel far dimenticare immediatamente al pubblico l'assenza di Edusei e, nel contempo, capace di portare in campo quella passione e quell'attaccamento alla maglia che il suo diretto concorrente molto raramente ha saputo evidenziare. “Un primo passo per cancellare quanto di brutto fatto nelle ultime partite lo abbiamo fatto, grazie anche ad un Andermatt che ci ha ridato tranquillità”, ha commentato il giocatore che ha collezionato più presenze (ben 213) nell'intera storia del Bellinzona. “Tutti ci davano per battuti, per ora siamo ancora vivi ma dovremo continuare a lottare”.

Foto d'apertura: Ti-Press/Samuel Golay