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FORMULA ABARTHMarciello chiude terzo: "Si sta muovendo qualcosa di interessante"

25.10.10 - 15:34
Il pilota di Caslano sale sul gradino più basso del podio nella sua prima avventura con le automobili in un anno che è stato fantastico anche per la chiamata in Ferrari: "Lavorerò, dimostrerò quanto valgo"
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Marciello chiude terzo: "Si sta muovendo qualcosa di interessante"
Il pilota di Caslano sale sul gradino più basso del podio nella sua prima avventura con le automobili in un anno che è stato fantastico anche per la chiamata in Ferrari: "Lavorerò, dimostrerò quanto valgo"
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MONZA - “No, non sono deluso. Certo, la due-giorni di Monza non è stata fortunata però, se analizzo l’intera stagione, non posso che essere soddisfatto. Tre vittorie e cinque podi, oltre ad aver lottato fino alla fine per il titolo, sono un bel bottino”. È un Raffaele Marciello pragmatico e pratico quello che ha commentato il suo primo anno in Formula Abarth.

Un arrivo in volata, visto che sui blocchi di partenza si erano presentati, divisi da una manciata di punti, il francese Brandon Maisano, Lello e l’altro svizzero Patric Niederhauser. Ma che non fosse un weekend positivo lo si è capito da subito. “In gara-1, quando stavo per superare Eddy Cheever Jr, sono stato chiuso sull’erba in pieno rettilineo mentre viaggiavo a 238 km/h. Ho perso il controllo della macchina e sono incappato in un testa-coda. Il ritiro è stato inevitabile”. Al francese è quindi bastato un 4° posto per ottenere la certezza matematica del successo finale. “È un ottimo pilota, uno molto regolare e corretto. Gli faccio i miei complimenti”, ci ha detto Marciello proprio mentre Maisano stava salendo sul podio davanti ai nostri occhi.

Anche gara-2 non ha riservato soddisfazioni, tanto che il pilota di Caslano ha dovuto cedere il secondo posto della “generale” a Niederhauser. “Nel giro di lancio mi sono accorto di un guasto tecnico. Purtroppo non abbiamo verificato a dovere la macchina dopo l’uscita in gara-1 e dopo un solo giro ero già di ritorno ai box. Un po’ di rammarico c’è, perché proprio sul più bello la fortuna, che è una componente comunque importante, mi ha abbandonato. Avrei almeno voluto combattere ad armi pari con i miei avversari, ma così non è stato”.

Per Lello un 3° posto finale. Un risultato ottimo che diventa eccellente se consideriamo due aspetti: con i suoi 15 anni era il pilota più giovane del lotto ed era al debutto assoluto su una monoposto. “All’inizio della stagione, forse anche un po’ esagerando, avevo detto che mi sarebbe piaciuto concludere nel primi tre, magari vincendo un paio di gare. Ora eccomi qui sul podio. Devo quindi essere contento. Non devo dimenticare il valore del mio risultato e il livello, altissimo, di questo campionato. Ringrazio il team, la JD Motorsport, i meccanici, i tecnici e tutti quelli che mi hanno sostenuto”.

Una stagione speciale, coincisa anche con la chiamata della Ferrari Academy Drivers: “Già. È fantastico far parte di questo gruppo altamente professionale, scendere a Maranello ad allenarmi, conoscere Alonso, Massa e tanti altri campioni. È bello sapere che il Cavallino Rampante crede nelle mie possibilità e nelle mia qualità. Ora sta a me dimostrare quanto valgo. Lavorando, lavorando e ancora lavorando”.

L’anno prossimo? “È sicuro che lascerò la Formula Abarth. Qualcosa di parecchio interessante si sta muovendo e nei prossimi giorni ne saprò di più”.

Foto d'apertura: Team Marciello

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