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Reti inviolate e grandi sbadigli nella seconda gara del Mondiale a Cape Town
Il primo tempo non regala certo grandi emozioni con le due squadre che appaiono molto contratte. Francia e Uruguay sono chiuse e più preoccupate di salvaguardare la propria porta piuttosto che provare ad attaccare.
La Francia sembra un po' più intenzionata a sviluppare il gioco anche se i gioielli di Domenech non sembrano molto ispirati e le poche conclusioni terminano blandamente sul fondo o tra le braccia di Muslera. Per contro l'Uruguay si riesce ad affacciare in avanti solo grazie alle sporadiche iniziative del fantasista Forlan, l'unico ad impensierire la retroguardia transalpina.
Il duplice fischio dell'arbitro desta dagli sbadigli il pubblico e manda le due squadre al riposo sul parziale di 0-0.
Nella ripresa la musica non cambia e le due compagini offrono uno spettacolo che ha in verità ben poco di questo aggettivo.
Il gioco si sviluppa prevalentemente a centrocampo e le occasioni da gol sono solo un miraggio. La noia prende il sopravvento, gli interventi fallosi diventano i protagonisti di una gara davvero non all'altezza dell'evento.
Emblematico il "gesto atletico" di Lodeiro che al 63' sostituisce Gonzalez ed in nemmeno venti minuti riesce a rimediare il cartellino rosso per doppia ammonizione.
Solo nei minuti di recupero si accende una flebilissima fiamma di gioco con i francesi che provano ad approfittare anche se invano della stanchezza dell'Uruguay.
La Dea Bendata questa volta però non accarezza le gote di Mr. Domenech che alla prima uscita in terra d'Africa raccoglie solo un punticino stiracchiato contro l'altrettanto sterile formazione sudamericana.
Mariano Piro
Datasport
