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Inter campioneUna storia lunga 100 anni

16.05.10 - 17:33
Dal primo successo del 1910 alla Grande Inter di Herrera, fino a quella di Mourinho; sono 18 i trionfi nerazzurri
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Una storia lunga 100 anni
Dal primo successo del 1910 alla Grande Inter di Herrera, fino a quella di Mourinho; sono 18 i trionfi nerazzurri
SPORT: Risultati e classifiche

E' lo scudetto numero 18 per l'Inter. La società nerazzurra brinda al quinto titolo consecutivo, compreso quello assegnato a tavolino nel 2005-06. Un'impresa che finora era riuscita solo alla Juventus negli anni Trenta e al Torino negli anni Quaranta. José Mourinho succede a una galleria di grandi allenatori che hanno fatto grande l'Inter: da Virgilio Fossati, il primo a portare la società sulla vetta d'Italia, al suo predecessore Roberto Mancini. Il successo di quest'anno ha un sapore speciale anche per un altro motivo: con 18 scudetti, i nerazzurri hanno superato i cugini del Milan, fermi a 17. Solo la Juventus ha vinto di più in Italia.

Ecco, stagione per stagione, tutti gli scudetti dell'Inter:

1909-10 - Il primo scudetto dell'Inter arriva con Virgilio Fossati in panchina e Carlo De Medici presidente. La squadra termina il girone unico a pari punti con la Pro Vercelli. E' necessario ricorrere allo spareggio, vinto con un clamoroso 10-3 il 24 aprile 1910.

1919-20 - Una cavalcata trionfale verso il secondo titolo di campione d'Italia. La squadra, allenata dal tandem Francesco Mauro-Nino Resegotti, chiude al comando il Gruppo Lombardia e i gironi di semifinale e finale di Alta Italia. La finale per lo scudetto si gioca il 20 giugno 1920 contro il Livorno: l'Inter vince 3-2.

1929-30 - E' il tecnico ungherese Arpad Veisz a riportare il titolo a Milano dopo dieci anni: la squadra chiude il campionato con due punti di vantaggio sul Genoa e cinque sulla Juventus. Giuseppe Meazza si laurea per la prima volta capocannoniere di Serie A. E' il primo titolo da quando la società, fondendosi con l'Us Milanese, è diventa Ambrosiana Inter.

1937-38 - Lo scudetto sembra essere della Juventus, ma i bianconeri perdono clamorosamente alla penultima giornata in casa contro il Liguria, l'ex Sampierdarenese. I nerazzurri approfittano e balzano al comando: all'ultima giornata è determinante la vittoria di Bari. Ancora una volta Meazza è il re dei bomber con 20 gol.

1939-40 - Si torna a festeggiare dopo un solo anno di digiuno, nonostante i problemi fisici di Meazza, alle prese con problemi a un piede. Il duello è con il Bologna, alla ricerca del quarto titolo in sei anni. La sfida viene decisa all'ultimo turno con lo scontro diretto all'ultimo turno: l'Ambrosiana vince 1-0 all'Arena Civica e brinda al quinto scudetto. Il giocatore simbolo, come nella stagione precedente, è Annibale Frossi, l'attaccante miope che gioca con gli occhiali.

1952-53 - Nel dopoguerra la squadra torna a chiamarsi Internazionale e torna campione d'Italia dopo un'attesa di 13 anni. Il tecnico Alfredo Foni lancia il cosidetto catenaccio: la difesa, guidata dal portiere Giorgio Ghezzi, è praticamente imperforabile. La squadra si permette di vincere il titolo con tre giornate di anticipo e di perdere le ultime tre partite. Il gap con le avversarie è evidente.

1953-54 - Da miglior difesa del campionato, la squadra diventa un rullo compressore in attacco. A differenza dell'anno prima, il trionfo arriva al fotofinish. L'avversaria di turno è la Juventus. L'appassionante testa a testa si decide a due giornate dalla fine: i bianconeri cadono in casa con l'Atalanta, all'Inter basta un pareggio col Palermo per conquistare la vetta e non lasciarla più. Per la prima volta nella sua storia, la società nerazzurri si laurea campione d'Italia per due anni consecutivi.

1962-63 - E' il primo, storico titolo dell'era di Angelo Moratti e per il Mago Helenio Herrera, che negli anni seguenti vincerà tutto. E' la Juventus a laurearsi campione d'inverno, ma i nerazzurri rimontano. E il 5 maggio 1963 diventano matematicamente campioni d'Italia nonostante una secca sconfitta per 3-0 all'Olimpico contro la Roma.

1964-65 - Per nulla appagata dalla conquista della Coppa dei Campioni e della Coppa Intercontinentale, la squadra di Herrera si riprende il titolo di campione d'Italia, perso l'anno prima nello spareggio contro il Bologna. I nerazzurri accusano un ritardo dalla capolista Milan che sembra incolmabile, ma nel girone di ritorno completano una strepitosa rimonta, impreziosita da una striscia di 8 vittorie consecutive e da un 5-2 nel derby di ritorno. I rossoneri si arrendono e chiudono a 51 punti, tre in meno dell'Inter

1965-66 - Secondo titolo consecutivo per la Grande Inter di Helenio Herrera, il terzo sulla panchina nerazzurra per il tecnico argentino. Per i nerazzurri è il decimo scudetto: diventano la seconda squadra italiana a potersi fregiare della stella dopo la Juventus. Tra le novità di quella che viene considerata l'Inter più forte di tutti i tempi c'è un Giacinto Facchetti in versione goleador: finirà la stagione con un bottino di 10 gol.

1970-71 - La stagione inizia malissimo. Una vittoria nelle prime cinque gare e la pesante sconfitta per 3-0 nel derby. Il tecnico Heriberto Herrera viene esonerato, al suo posto viene chiamato l'allenatore della Primavera Giovanni Invernizzi. La svolta funziona: i nerazzurri si rendono protagonisti di una strepitosa rimonta sul Milan, che a un certo punto della stagione era riuscito ad accumulare un vantaggio di 7 punti.

1979-80 - In panchina c'è il sergente di ferro Eugenio Bersellini, in campo ci sono la classe di Evaristo Beccalossi e i gol di Alessandro 'Spillo' Altobelli. La Juventus si deve arrendere, in classifica i bianconeri arrivano secondi a -3. I nerazzurri vincono entrambi i derby (2-0 e 1-0) e perdono solo tre partite (a Torino con la Juve, all'Olimpico contro la Roma e in casa con l'Ascoli, ma a giochi ormai fatti).

1988-89 - Viene ricordato come lo scudetto dei record: in panchina c'è Giovanni Trapattoni, protagonista di una cavalcata memorabile. La squadra, trascinata da Matthaus, Serena (capocannoniere), Berti, Brehme e Zenga, vince il campionato con 58 punti, 11 in più del Napoli di Maradona. La ciliegina sulla torta: la certezza aritmetica del titolo arriva a San Siro proprio contro i partenopei (2-1) con quattro giornate di anticipo.

2005-06 - Sul campo è la Juventus a laurearsi campione d'Italia, ma la classifica viene stravolta in estate quando esplode lo scandalo Calciopoli: il tricolore viene assegnato d'ufficio all'Inter, che torna così a festeggiare uno scudetto dopo una lunghissima attesa, durata ben 17 anni. E' il primo scudetto dell'era Moratti.

2006-07 - E' il primo campionato dell'era post Calciopoli. La Juventus è in B, il Milan parte penalizzato di 8 punti. I nerazzurri dominano dalla prima all'ultima giornata e vincono il loro scudetto numero 15 con cinque giornate di anticipo: il 22 aprile 2007 è Materazzi, con una doppietta a Siena, a mettere la firma sul tricolore. La Roma, seconda, accusa ben 12 punti di ritardo.

2007-08 - C'è ancora Roberto Mancini in panchina e l'avversario da battere è la Roma di Spalletti, che tiene il campionato in bilico fino all'ultima mezz'ora dell'ultima giornata. Ci pensa Ibrahimovic: lo svedese entra nella ripresa a Parma e stende gli emiliani con una doppietta sotto la pioggia. Per l'Inter può scattare la festa numero 16.

2008-09 - E' il primo anno di José Mourinho. Lo Special One si presenta con una conferenza stampa spettacolare ad Appiano Gentile: "Io non sono un pirla". Detto, fatto: i nerazzurri vincono il loro 17esimo "titulo" (per rubare una delle espressioni più celebri di Mou) con 10 punti di vantaggio su Milan e Juventus.

2009-10 - Lo Special One concede il bis. A un certo punto della stagione il distacco dalle inseguitrici sembra incolmabile, ma la Roma si rende protagonista di una incredibile rimonta. Ancora una volta è il Franchi di Siena a dare la certezza dello scudetto. Per i nerazzurri è il trionfo numero 18 in una stagione che ha già regalato la Coppa Italia e potrebbe regalare anche la gioia più grande e più attesa: tra una settimana a Madrid c'è la finale di Champions League contro il Bayern Monaco.


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