"I tifosi devono essere orgogliosi di questa squadra, siamo diventati grandi anche in Champions"
"Vittoria meritata, alla vigilia avrei messo la firma sul 3-1". Così José Mourinho dopo il successo sul Barcellona. Lo Special One è visibilmente soddisfatto, ma predica umiltà: "Siamo lontani dalla finale, manca ancora la partita di Barcellona. Giocheremo contro una squadra di qualità e che in casa è mas que un club, come dicono loro. Ho visto nel tunnel che porta negli spogliatoi cose che mi fanno capire cosa ci aspetterà tra una settimana - spiega il portoghese ai microfoni della Rai -. Abbiamo giocato molto, molto bene. Dispiace solo avere preso quel gol perché sapevamo chiaramente quello che dovevamo fare: abbiamo commesso un solo errore perdendo palla in fase difensiva e il Barcellona ha segnato al primo tiro in porta. Poi la squadra è stata bravissima, i giocatori sono stati bene in campo".
Mourinho fa capire di essere orgoglioso della sua Inter: "Magari perdiamo 10-0 a Barcellona o usciamo dal campo con sette-otto giocatori. Tutto può succedere, ma una cosa si può dire: l'Inter, se non vincerà la Champions quest'anno, la vincerà l'anno prossimo o tra due anni. Da una squadra piccola in Champions, è diventata una squadra che vince contro i campioni del mondo. I giocatori meritano che si parli bene di loro, i tifosi non dimenticheranno mai il cammino di questa squadra quest'anno e poi si vedrà, succeda che quel succeda. Siamo un gruppo, siamo uniti, abbiamo un sogno e idee per inseguirlo. Alla fine della partita di Barcellona o andremo a Madrid o andremo a casa con la testa alta". Poi un'altra stoccata alla squadra di Guardiola: "I giocatori del Barcellona si sono arrabbiati con l'arbitro, ma la loro memoria è corta. Lo scorso anno erano i giocatori del Chelsea che piangevano per l'arbitraggio in semifinale contro di loro. Mi aspettavo che dicessero: oggi abbiamo perso con una squadra migliore di noi, punto".
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