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RUGBYPer fare di nuovo meta ci vogliono i giovani

14.02.08 - 14:11
Dopo l’addio di diversi giocatori, il Rugby Club Ticino ha rinunciato al campionato. E come l’araba fenice riparte da zero per costruire una nuova squadra. Come? Reclutando nuove leve in tutto il Cantone.
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Per fare di nuovo meta ci vogliono i giovani
Dopo l’addio di diversi giocatori, il Rugby Club Ticino ha rinunciato al campionato. E come l’araba fenice riparte da zero per costruire una nuova squadra. Come? Reclutando nuove leve in tutto il Cantone.
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Il Rugby Club Ticino compie 35 anni, tra alti e bassi. Ma ad ogni crisi la società è riuscita a rispondere con determinazione, trovando continuamente nuovi stimoli e la forza di ricostruire una struttura valida in una realtà non sempre favorevole a questo sport. Oggi il sodalizio si trova in una fase di ristrutturazione per la partenza di diversi giocatori della prima squadra, molti dei quali hanno optato (chi per motivi di vicinanza, chi per la mancata partecipazione al campionato della società) per l’omologo club luganese.

A impegnare gli addetti ai lavori è soprattutto il progetto per la creazione di un settore giovanile che non tocchi soltanto il Bellinzonese. “Durante questa stagione abbiamo aperto diverse scuole - spiega il direttore sportivo, Luca Madonna - A Cureglia, nel Luganese, uno dei nostri monitori allena una decina di bambini con un’età inferiore ai dieci anni e a Origlio un’altra decina di piccoli atleti tra i dieci e i quindici anni. Nel Bellinzonese lavoreremo fino a giugno con una quarantina di giovani, che poi inseriremo nel progetto della nuova prima squadra che parteciperà al prossimo campionato”.

L’obiettivo è creare una formazione in grado di gareggiare nella prossima stagione in Lega Nazionale C. “L’ideale sarebbe arrivare a una rosa di 25 giocatori, ma è un desiderio abbastanza utopico - ammette il diesse - Se i giocatori non saranno sufficienti per una squadra competitiva, si parteciperà al campionato senza troppe ambizioni. Lo scopo sarà trovare l’amalgama e far parlare di noi, per invogliare altri sportivi a unirsi al nostro club. E’ fondamentale, inoltre, lo spirito di competizione, che stimola i ragazzi”.

Il progetto giovani continua in tutto il Ticino. “Alla fine di febbraio lo porteremo a Biasca, dove ci è stata messa a disposizione una piccola struttura con un campo e uno spogliatoio - spiega Madonna - A marzo dovremmo trovare un accordo con Locarno. Un’iniziativa interessante è quella di Rivera-Bironico: nel nuovo centro giovanile, in fase di realizzazione, faremo delle dimostrazioni. L’idea è anche quella di far conoscere il rugby ai giovani che stanno in strada e non praticano sport, dando loro un’alternativa valida al non fare niente”.

Il Rugby Club Ticino, in collaborazione con Gioventù e Sport di Bellinzona, vuole portare il rugby nelle scuole. “Intendiamo trovare dei docenti che propongano due o tre lezioni all’anno, in alternanza ai soliti sport”. Il lavoro, quindi, non manca e Madonna spera che in futuro si riesca a mettere da parte gli attriti con il Rugby Lugano, “in modo da poter collaborare, soprattutto nel settore giovanile”.

Per festeggiare i suoi 35 anni, il sodalizio sta preparando la terza edizione del torneo di rugby sulla sabbia, in programma il 7 e l’8 giugno a Monte Carasso (ancora da definire i festeggiamenti ufficiali in settembre). “Il 18 maggio si terrà un torneo per i giovani. Non avendo un proprio campionato, si affrontano in queste competizioni organizzate di volta in volta dai club: è per loro l’unica opportunità per giocare a livello nazionale”.


(GLM/DBS)

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