Cerca e trova immobili

RUGBYPalla ovale già sull’onda del successo

15.01.08 - 10:23
La società di Lugano al primo anno di vita entusiasma il pubblico ticinese e ha già serie ambizioni di promozione.
None
Palla ovale già sull’onda del successo
La società di Lugano al primo anno di vita entusiasma il pubblico ticinese e ha già serie ambizioni di promozione.
SPORT: Risultati e classifiche

Il rugby, popolarissimo soprattutto nel Regno Unito e negli ex stati dell’impero britannico, oggi è diffuso anche in Italia, Russia, Giappone, Romania, Marocco (per citarne solo alcuni) e non da ultimo in Francia, dove la Coppa del Mondo dello scorso anno ha mobilitato le masse e avvicinato la gente a questo sport di squadra. Esso trova le sue radici nei college inglesi durante la seconda metà del XIX secolo (in particolare in quello della città di Rugby da cui prende il nome).

Il Rugby Lugano è nato nell’agosto del 2007 in seguito all’interessamento dell’attuale sponsor Bioartech e alla concomitanza con la Coppa del Mondo di Francia 2007. “Da tempo si notava una carenza di un polo luganese - spiega il direttore sportivo Luca Tramontin - e non appena abbiamo trovato un campo di gioco a Tesserete è iniziata l’avventura!”. E meglio non poteva partire: dopo solo cinque mesi di attività la compagine capeggia la classifica della Lega Nazionale C con sei vittorie in altrettanti incontri e sogna la promozione in LNB.

“I membri della nuova società sono una cinquantina - rivela il vicedirettore sportivo Manuel Della Santa - forse anche qualcuno di più”. Buona parte dei giocatori senior arriva dal Rugby Club Ticino e attualmente nella squadra maschile l’organico è più che completo: “Siamo talmente tanti che abbiamo quasi due squadre. L’ambiente è allegro e informale, ma comunque serio” spiega Della Santa. “Tra i nostri atleti c’è anche una piccola “colonia” argentina. L’allenatore Gianfranco Viola è stato più volte campione italiano e potrebbe tranquillamente allenare un club professionistico”.

L’interesse in Ticino per il nuovo sodalizio è stato subito grande: “Per la finalissima dei mondiali Inghilterra-Sudafrica la TSI ha chiesto in studio la presenza della nuova squadra – rivela Tramontin - che in breve si è trovata corredata di un settore giovanile con circa 40 ragazzi e una squadra di Rugby Touch (rugby senza contatto) femminile con 11 ragazze. Un grande successo del club è quello di essere riusciti direttamente (in campo) e indirettamente (alla radio, in tv, nelle sempre più frequenti conferenze nelle scuole) a demolire lo stereotipo maleducato e violento del rugby, narrandone la cultura, la profondità, l’etica. E il Cantone ha risposto con un entusiasmo inaspettato”.

Entusiasmo che si rispecchia anche nella presenza di pubblico durante gli incontri: “Alla prima partita in casa (vinta 70 a 0 con il Basilea) avevamo un numero incredibile di spettatori – gongola Della Santa - circa 370 persone (qualcuno si è anche preso la briga di contarli!) e anche durante la seconda penso che siano stati più o meno altrettanti. Siamo ovviamente rimasti piacevolmente sorpresi da questa inaspettata affluenza”. 

Da non dimenticare che il Rugby Lugano vanta anche quattro nazionali. “C’è la convocazione freschissima per uno stage in nazionale del “flanker” 24enne di Camorino Valerio Gianini – spiega Tramontin - mentre vanta già due presenze con la Svizzera Alejandro Steck (“tallonatore” di 36 anni) ed è ormai fisso nell’Under 20 il mediano di mischia Patrick “Speedy” Grandi. Infine ci sono io che ho esordito a 41 anni nella nazionale ungherese”.

Per ulteriori informazioni: www.rugbylugano.ch

 
(GLM/DBS)
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE