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CANTONEAlbero di Natale, attenzione alle cinque regole «green»

27.11.16 - 20:31
Evitare di acquistare l'albero di plastica. Meglio uno vero, ma certificato. E, finite le feste, portatelo ai pescatori
Albero di Natale, attenzione alle cinque regole «green»
Evitare di acquistare l'albero di plastica. Meglio uno vero, ma certificato. E, finite le feste, portatelo ai pescatori

LUGANO - Con la prima domenica di Avvento inizia l'attesa del Natale. Nel cuore delle città e dei borghi ticinesi svettano gli alberi di Natale. Nei giorni scorsi alcuni nostri lettori ci hanno inviato le fotografie che testimoniavano l'arrivo a Lugano e a Bellinzona dei grandi abeti, che sono stati posati e addobbati proprio nelle piazze dei due centri urbani. Ad Ascona dal 2 dicembre al 6 gennaio saranno esposti sul lungolago degli alberi di Natale con differenti addobbi.

Nelle famiglie ticinesi la preparazione avviene qualche giorno o settimana prima di Natale e rimosso il giorno dopo l'Epifania. Nei Paesi del Nord si usa addobbare l'albero alla prima domenica di Avvento. In Germania c'è chi va ancora nei boschi a tagliare il proprio abete e, in una sorta di antico rito germanico, si fa anche una grigliata in compagnia per celebrare l'evento. In tutti i casi, questa pratica necessita la richiesta di un permesso da parte delle autorità locali.

Sì, perché la scelta dell'albero natalizio è un'azione «apparentemente piccola ma che in realtà può trasformarsi in un tassello importante per dare il nostro contributo alla riduzione delle emissioni di gas serra e per orientare il mercato in senso più ecologico». A dichiararlo al settimanale Panorama è stato Antonio Brunori, segretario generale del Pefc Italia, l'organo di governo nazionale del sistema certificazione Pefc (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes), cioè il Programma di Valutazione degli schemi di certificazione forestale.

E allora per essere ecologici nella scelta del tradizionale albero natalizio ecco le cinque regole da seguire.

1) evitare gli alberi di plastica. Secondo uno studio della Coldiretti i cinque milioni di alberi finti che vengono in media acquistati in Italia emettono gli stessi gas di sei milioni di chilometri percorsi in macchina.

2) leggere sempre l'etichetta sulla quale si trovano informazioni circa la provenienza da coltivazioni specializzate, la nazionalità, l'età dell'albero e la non destinazione per il rimboschimento per evitare mescolanze genetiche e quindi danni alle specie autoctone.

3) optare per alberi certificati Pefc, riconoscibili dal logo presente in etichetta

4) preferire possibilmente gli alberi provenienti dal Paese in cui si risiede. Questo perché più è vicino il luogo di coltivazione o il bosco dal quale è prelevato, minore è l'impatto sull'ambiente in termini di emissioni nocive.

5) passate le feste è opportuno smaltire l'albero in modo corretto. Ripiantarlo sì, ma attenzione. Bisogna evitare di ripiantare conifere di cui non si conosce l'origine. Si potrebbero creare problemi di inquinamento genetico. Meglio piantarlo nel giardino di casa (chi ce l'ha). Se l'albero si secca o volete buttarlo vi è la possibilità di portarlo sabato 10 gennaio 2015, dalle ore 9.00 alle ore 12.00, presso il Lido di Lugano (entrata lato foce). I pescatori del golfo ritirano (gratuitamente) i vostri alberelli che saranno utilizzati per ricostituire ambienti acquatici idonei alla riproduzione del pesce persico.

 

 

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COMMENTI
 

GI 7 anni fa su tio
spero che l'etichetta non contenga tutti quegli (o)errori dell'articolo.....

fuoridalgregge 7 anni fa su tio
Io ho un albero di plastica che uso da 18 anni e che continuerò ad usare anche per i prossimi anni: sono sicuro che questa scelta è migliore rispetto ad aver comprato 18 alberi veri (senza calcolare tutti gli anni futuri), anche seguendo tutte le regole qui descritte, in base a costi, inquinamento (taglio e trasporto nei negozi, acquisto e smaltimento, etc.) e rischi di mescolanza genetica. ;-)
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