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CANTONEEssere «un po' ingegnere, un po' musicista»: che sfida

20.03.17 - 06:59
Il Ticino scommette sulla professione di "tecnico del suono"; al via quest'anno anche un nuovo corso per diventare "tecnico audiovisivo"
Essere «un po' ingegnere, un po' musicista»: che sfida
Il Ticino scommette sulla professione di "tecnico del suono"; al via quest'anno anche un nuovo corso per diventare "tecnico audiovisivo"

LUGANO - Non serve avere in dote l'estro del genio per contare su un futuro più o meno garantito. Nella guerra alle macchine che rubano il posto all'uomo, vero è che sono le professioni creative ad avere maggiore speranza e chance di successo. Ma questo non significa essere per forza poeti oppure pittori; scultori o compositori né cantanti che dominano la scena e il palco. Basta studiare da "semplice" tecnico del suono: che in fondo è «mezzo ingegnere e mezzo musicista», lo descrive Alberto Pinto, direttore della scuola su cui il Ticino, terzo cantone in Svizzera, tre anni fa ha deciso di scommettere dopo Losanna e Zurigo. E non a cuor leggero. 

Già allora si intuiva come «tutto si muovesse verso il digitale», ma che l'arte avrebbe fatto la sua bella parte. «Sì: in questo settore il lavoro c'è e continuerà a esserci - conferma Pinto – Magari cambieranno gli ambiti. Oggi per esempio sono molto richiesti i fonici per la produzione e la post-produzione di fiction. Decresce invece il settore studi di registrazione. Con un audio di qualità disponibile a prezzi accessibili, che si può realizzare in casa in maniera artigianale con buoni  risultati, è facile capire per quale motivo. Ma questa professione non conoscerà mai crisi». 

Dopo i primi sei attestati nell'estate del 2015, altri dieci studenti si preparano a raggiungere Berna il prossimo 21 agosto, per sostenere gli esami federali. Al debutto quest'anno, inoltre, un corso per diventare tecnico audiovisivo, anteprima ticinese con esame che potrà essere sostenuto per la prima volta in Svizzera nel 2019. «Anche per questo lo dico con tanta convinzione. Oggi non basta più offrire abilità esperienza amatoriale, formarsi sul campo come si faceva in passato. Serve una competenza estesa, una buona preparazione informatica e una formazione solida alle spalle». In una parola, la sua, «professionalità». 

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