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CANTONE“I datori di lavoro che speculano sui salari non godono di un briciolo della mia stima”

06.10.15 - 20:12
Intervista a Marco Chiesa, candidato al Consiglio nazionale per l'UDC
“I datori di lavoro che speculano sui salari non godono di un briciolo della mia stima”
Intervista a Marco Chiesa, candidato al Consiglio nazionale per l'UDC

LUGANO - Tra pochi giorni festeggerà 41 anni Marco Chiesa, esponente politico dell'UDC con ormai molti anni di militanza politica alle spalle. Granconsigliere, è direttore del Centro anziani Opera Mater Christi di Grono e candidato al Consiglio nazionale per l'UDC.

Lavoro: nel Mendrisiotto c'è una percentuale di frontalieri che supera il 50%. Neppure in Lussemburgo vi è una situazione del genere. Il liberismo abbinato al pragmatismo e all'utilitarismo tipicamente elvetici non rischiano di essere controproducenti per il nostro Cantone?
"I datori di lavoro che speculano sui salari non godono di un briciolo della mia stima. Bisogna ritornare a prima del giugno 2007 quando, per 31 anni, vigeva la preferenza ai lavoratori residenti. Qualcuno dovrebbe spiegarmi perché non possiamo difendere il nostro lavoro. Il 9 febbraio dato un indirizzo inequivocabile".

Si dice che l'economia ticinese sia diventata più ricca dall'entrata in vigore degli accordi bilaterali. Questa ricchezza come è stata distribuita? I ticinesi sono più ricchi di prima?
"La nostra economia è molto cresciuta ma questo incremento è andato appannaggio della manodopera proveniente dall’estero. Per non parlare poi dell’effetto sostituzione tra lavoratori locali e frontalieri che si é generato e che espone i nostri giovani a una concorrenza sleale nel settore terziario".

Franco forte. Nonostante l'allarme lanciato dal settore industriale, dal turismo e dalla vendita al dettaglio, gli studi di ricerca parlano di economia svizzera che tiene e cresce. Tanto rumore per nulla?
"Siamo e rimaniamo un’isola felice in mezzo all’Europa. Franco forte, immigrazione incontrollata e abbandono del segreto bancario avranno tuttavia un impatto molto negativo sulla nostra economia anche se mi auguro di essere stato cattivo profeta".

Il 9 febbraio 2014 gli svizzeri hanno messo in discussione la politica del Consiglio federale in materia di migrazione. Come se ne esce?
"Applicando semplicemente il volere delle cittadine e dei cittadini svizzeri".

I premi della cassa malati aumentano ancora. Fino a quando reggerà questo sistema?
"La tutela della salute è un diritto. Il nostro sistema, uno dei migliori, sarà riformato per assicurare la sua sostenibilità ma dovrà sempre garantire l’accesso alle cure e una medicina a una sola velocità".

La Svizzera è risparmiata dal grande flusso di migranti in cerca di rifugio e prospettive di vita migliori. Ritiene necessario potenziare i controlli ai confini?
"La Svizzera deve saper distinguere tra la politica dell’asilo e la politica dell’immigrazione. La gente che richiede l’asilo perché perseguitata e minacciata deve ottenere la nostra solidarietà. La gente che chiede di immigrare perché ricerca una nuova vita deve sapere che il nostro Paese non è un albergo".

La politica energetica è abbastanza o troppo coraggiosa?
"Siamo tutti coscienti che il futuro risieda nelle energie rinnovabili. Ritengo corretto percorrere questa strada senza tuttavia demonizzare altre fonti di energia".

Finanziamenti ai partiti poco trasparenti, rappresentanti del popolo al servizio delle lobby dei potenti dell'economia. Come rispondere a queste accuse?
"Sono favorevole a una totale trasparenza".

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