Cerca e trova immobili

STATI UNITITrump isolazionista, la Nato e l'Europa preoccupate

10.11.16 - 20:56
Il nuovo presidente Usa ha più volte criticato l'Alleanza, chiedendo perché gli Stati Uniti debbano impegnarsi nella difesa di Paesi che non spendono abbastanza in sicurezza
Trump isolazionista, la Nato e l'Europa preoccupate
Il nuovo presidente Usa ha più volte criticato l'Alleanza, chiedendo perché gli Stati Uniti debbano impegnarsi nella difesa di Paesi che non spendono abbastanza in sicurezza

WASHINGTON - Con l'elezione di Donald Trump alla Casa Bianca la Nato potrebbe affrontare una delle sue più grandi sfide dalla Guerra Fredda. Il nuovo presidente Usa, durante la sua campagna elettorale, ha più volte criticato l'Alleanza, chiedendo perché gli Stati Uniti debbano impegnarsi nella difesa di Paesi che non spendono abbastanza in sicurezza, suggerendo anche un atteggiamento più morbido verso la Russia.

E a giudicare da quanto affermato durante i suoi comizi, sembra che il tycoon, quanto a politica estera, si trovi bene tra le fila degli 'isolazionisti'. Ma osservatori segnalano che dopo il suo insediamento, i toni potrebbero facilmente cambiare.

Vero è comunque, che anche a Bruxelles e tra i Paesi Ue serpeggia una certa inquietudine, in particolare per le incognite che Trump, uomo lontano dall'establishment, porta con sé. "Ci aspettiamo che faccia chiarezza sulle sue intenzioni" riguardo alla politica commerciale globale, le alleanze strategiche in politica estera e clima, ha avvertito il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker.

L'Alto rappresentante europeo Federica Mogherini domenica sera riunirà i ministri degli Esteri dei 28 in una cena informale per iniziare a ragionare sulle relazioni tra Ue e Usa nell'era Trump, mentre il pomeriggio successivo (in un formato del Consiglio Ue jumbo Esteri-Difesa) presenterà ai responsabili europei il Piano di attuazione su sicurezza e difesa, una concretizzazione della Strategia globale, rispetto alla quale si cercherà di fissare un livello di ambizione che irrobustisca le capacità dell'Unione. Perché avverte il capo della diplomazia comunitaria, «una relazione sana con gli Stati Uniti, ha bisogno di un'Europa della difesa forte. Una convinzione nutrita da sempre», sottolinea.

Dal 2014 con l'annessione russa della Crimea, Stati Uniti, Nato e Ue hanno assunto una linea dura nei confronti di Mosca, che persevera nel mancato rispetto degli accordi di Minsk. Ma con l'arrivo di Trump la musica potrebbe cambiare. Durante la campagna elettorale il tycoon non ha fatto mistero della sua ammirazione per il presidente Vladimir Putin, dichiarando anche che i due Paesi dovrebbero fare di più, assieme, per la lotta al terrorismo.

Se Trump decidesse di riorientare la sua politica estera nei confronti della Russia, la Nato potrebbe essere costretta a rivedere i suoi piani di inviare quattromila truppe negli Stati baltici e in Polonia il prossimo anno.

D'altra parte, lo stesso segretario generale del Trattato nord Atlantico Jens Stoltenberg nel congratularsi con Trump, ha ricordato che "una Nato forte è un bene per gli Stati Uniti e per l'Europa, invitandolo al summit a Bruxelles, nel 2017, per discutere su come procedere.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE