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STATI UNITIWikileaks: «Fondazione Clinton versò "compensi privati" a Bill per 50 milioni»

27.10.16 - 18:37
Nuovo imbarazzo per Hillary dalla diffusione di e-mail hackerate di John Podesta
Wikileaks: «Fondazione Clinton versò "compensi privati" a Bill per 50 milioni»
Nuovo imbarazzo per Hillary dalla diffusione di e-mail hackerate di John Podesta

WASHINGTON D.C. - Wikileaks continua a mettere in imbarazzo Hillary Clinton diffondendo altre email hackerate di John Podesta, presidente della sua campagna elettorale. L'ultima tranche svela i possibili conflitti di interesse della Fondazione di beneficenza dei Clinton, la guerra interna tra consiglieri e la figlia Chelsea (membro del cda) e le preoccupazioni dello staff della candidata democratica per le possibili ripercussioni sulla sua campagna.

Alcune email mostrano del 2011 come Doug Band, consigliere di Bill Clinton dai tempi della sua presidenza e co-fondatore della società di consulenza Teneo, raccogliesse contributi per decine di milioni di dollari anche da suoi clienti (tra cui Coca Cola, Dow Chemical e Ubs) per la fondazione. E come nello stesso tempo sollecitasse compensi privati per Bill (discorsi ed altri impegni): in totale 50 milioni di dollari, ed altri 66 di contratti futuri. Senza ricevere in cambio benefici finanziari o benefit o altro, precisò Band in un memo dell'epoca, dopo un controllo indipendente deciso da Chelsea.

La figlia dei Clinton era preoccupata per i pericolosi intrecci che si potevano venire a creare, come peraltro ammesso da alcuni intervistati, secondo cui i donatori potevano avere qualche aspettativa di un ritorno.

Dalle email hackerate emergono richieste, a volte anche pressanti, di incontri dei donatori con i Clinton, ma non vi sono evidenze di favoritismi. L'entourage di Hillary Clinton era comunque preoccupato delle possibili ricadute dell'attività della fondazione sulla sua futura candidatura, ad esempio quando si interrogò sull'opportunità che la stessa Clinton partecipasse in piena campagna elettorale ad una conferenza della Fondazione in Marocco, il cui re aveva promesso di donare 12 milioni di dollari.

Resta il nodo tutto politico dei possibili conflitti di interesse di una fondazione creata nel 1997, quando Bill Clinton era ancora presidente, e che ha continuato ad incassare ingenti somme di denaro (sino a circa 2 mld dlr) da grandi società e stati stranieri negli anni successivi, con Hillary capo della diplomazia americana (2009-2013) ed ora possibile futuro presidente Usa.

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COMMENTI
 

GI 7 anni fa su tio
ma come "un donatore di livello" che non si aspetta benefici......Paperino, Topolino & Co.....sono molto meglio !

Anzalu 7 anni fa su tio
USA allo sbando, non so chi sia peggio tra la Clinton o Trump. Ma uno è stravagante e forse sì un po pazzo ma per ora non ha fatto nessun disastro, invece la Clinton ne ha già combinate di tutti i colori quando era a capo della diplomazia americana.
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