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MENDRISIOPozzo Polenta, il mondo alla rovescia

12.02.16 - 15:57
Insieme a Sinistra
Foto Ti-Press Carlo Reguzzi
Pozzo Polenta, il mondo alla rovescia
Insieme a Sinistra

È il mondo alla rovescia. Potremmo riassumere così il commento alla notizia anticipata dal Corriere del Ticino. Nell’edizione di oggi si può infatti leggere che i titolari della Centonze chiedono un indennizzo alla procuratrice pubblica Francesca Lanz «per avere dovuto sostenere spese non indifferenti per preparare la loro difesa e aver subito un danno economico e d'immagine di non poco conto».

Come noto la magistratura aveva dovuto abbandonare per mancanza di prove l’inchiesta penale, istruita per far chiarezza sui responsabili dell’inquinamento di falda al Pozzo Polenta. Una vicenda gravissima che ha peraltro messo in luce la mancanza di collaborazione da parte del gestore della pompa di benzina nelle indagini volte a identificare i responsabili.

Nella risposta ad un’interrogazione parlamentare del gran consigliere Ivo Durisch e cofirmatari, il Consiglio di Stato era stato molto chiaro su questo punto; a pagina 2 della risposta datata 31 maggio 2015, si può infatti leggere: «I lavori di indagine dettagliata non sono però fino ad ora stati eseguiti in quanto il gestore della stazione di servizio ha ostacolato l’accesso alla stessa ed ha inoltrato un ulteriore ricorso al Consiglio di Stato».

Al di là delle ragioni alla base della richiesta di risarcimento formulata dai titolari della pompa di benzina confinante con il Pozzo Polenta, questa vicenda è semplicemente sconvolgente perché un bene pubblico e prezioso come è l’acqua è stato violato senza che nessuno ne sia responsabile. La richiesta di indennizzo è il mondo alla rovescia, visto che il vero danno l’ha subito l’ambiente: il pozzo di captazione, infatti, non potrà più essere riportato in vita.

Ancora una volta la ricerca del profitto passa davanti a tutto e non si cura minimamente della dimensione ambientale, mostrando una totale assenza di qualsiasi tipo di responsabilità. La famosa mano del mercato sarà anche invisibile ma non è cieca, per cui il denaro va dove ci sono gli altri milioni, infischiandosi altamente dell’ambiente e della collettività.

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