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LUGANO«No, non siamo una squadra di B»

08.02.16 - 15:09
Nicholas Marioli, presidente della Commissione di quartiere, candidato al Consiglio comunale per la Lega dei Ticinesi
«No, non siamo una squadra di B»
Nicholas Marioli, presidente della Commissione di quartiere, candidato al Consiglio comunale per la Lega dei Ticinesi

«Non giochiamo in Serie B e non dobbiamo essere dimenticati». È pacato, ma fermo, Nicholas Marioli, presidente della Commissione di quartiere di Viganello. Il suo non è un attacco alla Città o ai suoi amministratori, bensì un appello misurato e calibrato. Ne abbiamo già riferito in modo ampio nei giorni scorsi: il Municipio di Lugano ha varato un nuovo Regolamento che disciplina ruolo, compiti, contenuti, obblighi e doveri delle Commissioni di quartiere. Un modo, a mente del Municipio, di dar loro più spessore. Un Regolamento che non è esattamente quello che aveva in mente l’Esecutivo all’inizio, ma il frutto – come spesso accade - di un compromesso.

Marioli, che nell’insieme sottoscrive quanto proposto dal Municipio, ha però qualche perplessità. Parte dal generale per arrivare al punto: «Il potenziale turistico luganese è molto ampio anche se, purtroppo, si sta creando un clima di "dormitorio", basti assistere alla desolazione che spesso aleggia nella nostra Piazza Riforma. Dopo il buon successo raggiunto con il raduno delle Harley Davidson, ci si aspettava una svolta con la Formula E, che avrebbe attirato molto indotto, e invece purtroppo questo progetto non è mai stato concretizzato. La notizia degli scorsi giorni di ospitare sul nostro Lago Ceresio, prevista per il prossimo giugno, una tappa di UIM Sky Dive Dubai XCat, rinomato campionato di motonautica offshore che si svolge su più tappe sparse per tutto il mondo, ha rianimato l’interesse di molti luganesi».

Marioli ritiene questa conferma molto importante sia per l’impatto turistico e sia per la possibilità di farsi conoscere e promuoversi con il resto del mondo, creando una rete di conoscenze che sarà un’ulteriore valore aggiunto. Però… «Dopo queste considerazioni – ci spiega - è però anche fondamentale interrogarsi sulla situazione dei quartieri limitrofi al centro di Lugano, che non sono assolutamente di serie B, dove la situazione è molto più desolante. Questo rilancio turistico deve tenere conto di tutta la Città e coinvolgere (nel limite del possibile) tutti gli agglomerati, invece attualmente i principali eventi non vengono sparsi sul territorio. Sono convinto – conclude - che la nostra Città potrà espandere l’enorme valore aggiunto unicamente garantendo voce ad ogni singolo quartiere e mantenendone le proprie peculiarità, senza alcuna distinzione di grandezza o distanza dal centro».

Un concetto, questo, che si sta levando praticamente da ogni quartiere: la distanza dal centro a volte va ben oltre il semplice calcolo chilometrico. Il Municipio di Lugano sta dimostrando di volerne tenere conto, ma la conferma sta come sempre nei fatti e in quello che dirà il tempo. I 21 quartieri di Lugano giocano in serie A, tutti.

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